Cronaca / Sondrio e cintura
Sabato 06 Aprile 2019
«Pulizie negli ospedali, quanto degrado»
L’Azienda precisa: «Stiamo vigilando»
Il caso Dussmann. Cgil ancora all’attacco dopo l’appalto e il taglio delle ore lavorative. «Qualità seriamente a rischio» - Paroli: «Se ci saranno inadempienze provvederemo».
Caso Dussman nuovamente nel mirino dei sindacati. Il cambio di appalto e il conseguente taglio delle ore lavorative, avvenuti a fine anno, per il centinaio di dipendenti occupato nelle pulizie e disinfezione degli spazi dell’Azienda socio sanitaria territoriale Valtellina e Alto Lario continua a far discutere con il sindacato che punta il dito contro decisioni che «rischiano di compromettere il livello di qualità dei servizi» e l’azienda che assicura un’attenta vigilanza.
Sono le ricadute di quel ribasso totale del 30% («dettato dal criterio del massimo ribasso») e su cui la Cgil aveva già puntato il dito, a destare forti preoccupazioni nel sindacato.
«Il servizio esternalizzato ed appaltato alla cooperativa Dussman - dicono in una nota Michela Turcatti (Cgil Fp) ed Ettore Armanasco (Spi Cgil) -, sta facendo degradare in modo non più sopportabile le condizioni degli spazi sanitari che dovrebbero vedere, tra le condizioni di base, un’attenta cura della pulizia e dell’igiene degli stessi». Alla base quel taglio di ore ai dipendenti, per lo più lavoratrici, «che - sottolineano - non consente di garantire una pulizia adeguata». Nessuna responsabilità in capo ai dipendenti. «Il personale - proseguono - si trova costretto ad una rincorsa affannosa per pulire gli spazi assegnati, ma vi sono luoghi come le camere degli ospedali dove è indispensabile una prestazione continua, come avveniva in precedenza. Basti pensare ai tanti anziani che vengono ricoverati ai quali non viene neppure garantita la pulizia della camera se capita, come avviene, di sporcarla dopo il passaggio dell’addetto».
Situazioni e rischi che la Cgil aveva già fatto presente anche nell’incontro in prefettura con l’Azienda, «tanto che - dicono - era stata promessa una revisione che tenesse conto almeno dell’ampiezza degli spazi, ma ad oggi nulla si è mosso. La dirigenza dell’Azienda sembra più interessata a rispondere a logiche legate al puro risparmio, senza rendersi conto che anche la pulizia delle strutture fa parte della cura. Se si prosegue con questa logica - ancora i due sindacalisti -, siamo fortemente preoccupati anche di quanto potrebbe accadere ai servizi delle cucine che preparano i pasti per degenti e lavoratori, qualora si decidesse di esternalizzare anche questo servizio, che a nostro parere deve invece rimanere in capo al personale dell’Azienda». La Cgil chiede, dunque, che la questione venga affrontata in tempi rapidi e con tutta l’attenzione e la serietà che richiede.
Cosa che l’Azienda garantisce sta già facendo. «L’appalto - dice il direttore degli approvvigionamenti RenatoParoli - è stato aggiudicato secondo il criterio del rapporto qualità prezzo, con il 70% della valutazione data alle questioni tecniche. La gara, fatta sulla base dei parametri dettati dalla centrale regionale acquisti, non prevede l’acquisto di ore, ma indica attraverso il capitolato gli spazi e le modalità in cui devono essere puliti». Detto questo e dichiarando il dispiacere per il taglio delle ore e di conseguenza degli stipendi dei dipendenti - «ma non posso riconoscere alla ditta qualcosa che non è previsto nell’appalto» -, Paroli assicura che «l’Azienda ha messo in piedi un servizio di controllo accurato per verificare e segnalare eventuali inadempienze nell’esecuzione dei lavori».
Non solo. Dopo la ricognizione degli spazi e dei fattori di rischio da parte di Dussmann, l’Azienda sta passando al vaglio il rapporto per vedere se ci siano o debbano essere variazioni rispetto al capitolato. «Senza contare - conclude il direttore - che stiamo per chiudere il primo accordo integrativo per alcuni servizi aggiuntivi che prevede un impegno di spesa di altri duecentomila euro».
© RIPRODUZIONE RISERVATA