Province più colpite
nella seconda ondata
Sondrio quarta in Italia

La statistica sull’incidenza dei casi sulla popolazione: prime Varese, Como e Belluno. A livello nazionale, tutte le province più colpite sono di confine.

Il sindaco di Piuro, Omar Iacomella, solo pochi giorni fa, parlava di zona bordeaux, più che rossa, per la provincia di Sondrio, e non aveva torto.

A confermarlo è l’elaborazione scientifica dei dati del Ministero della Salute, effettuata da Paolo Spada, chirurgo vascolare dell’Humanitas Research Hospital di Milano, e tra i curatori del progetto “Pillole di ottimismo”, una pagina Facebook di divulgazione scientifica relativa al Covid seguita da 138mila persone.

Ebbene, i numeri ci dicono che per quanto riguarda la seconda ondata dell’epidemia, Sondrio risulta la quarta fra tutte le province d’Italia per incidenza dei nuovi positivi al Covid su 100mila abitanti, nel periodo compreso fra il 15 e il 29 novembre.

Con, per la precisione, 597 nuovi casi di positività ogni 100mila abitanti. Terza, se si considerano le sole dodici province lombarde. Per quanto riguarda la nostra Regione, al primo posto si collocava, infatti, Varese, con 706 casi, seguita da Como, 665, poi, appunto, Sondrio, 597, Monza Brianza, 536, Milano, 468, Lecco, 369, Mantova, 361, Pavia, 356, Lodi, 335, Cremona, 240, Brescia, 204, e Bergamo, 126.

Emblematico come, quest’ultima provincia, la più massacrata dal coronavirus durante la prima ondata pandemica, sia stata risparmiata nella seconda, tant’è che, non solo è ultima fra le province lombarde per contagio, ma anche fra le ultime a livello nazionale. Si posiziona, infatti, al 103esimo posto su un totale di 107, laddove l’ultimo è occupato dalla provincia di Lecce e il primo da quella di Varese.

Su scala nazionale, prima di noi, e subito dopo Varese e Como, c’è solo Belluno, con 607, a seguirci, poi, Verbania, in Piemonte, con 594, a distanza ravvicinata, Bolzano, con 593, Cuneo, 563, Gorizia, 540, Monza Brianza, 536, e Udine, 528. Milano, il suo hinterland, la sua provincia, non figurano neppure, nonostante il vasto contagio, nella tot ten delle province con maggior incidenza sulla popolazione.

Quelle rappresentate sono, quasi tutte, di dimensioni medio piccole, prossime alla montagna, per la precisione all’arco alpino, e di confine. Sembra proprio che lo disegnino, il confine, con la Mitteleuropa, a partire da Cuneo, fino a Gorizia. Non è dato sapere se il maggior contagio possa dipendere anche da questa contiguità. Dalla mobilità transfrontaliera che è connaturata a questi territori. Ma tutto lascia pensare che un ragionevole nesso possa esservi.

© RIPRODUZIONE RISERVATA