Cronaca / Sondrio e cintura
Venerdì 14 Luglio 2017
«Provera cacciato? Macché
È lui che si è tirato fuori»
Il commissario provinciale del Carroccio interviene sulla vicenda. «Ha tradito la Lega: come fai a votare un referendum contrario ai territori?».
«Provera cacciato? No: è lui che si è tirato fuori dal movimento, perché non si può votare il referendum di Renzi e perché il leader va rispettato». Tocca a Massimiliano Romeo, commissario provinciale della Lega Nord, il compito di motivare la decisione del consiglio federale che ha espulso l’ex presidente della Provincia dopo ventisette anni di attività nel movimento e nelle istituzioni, da Palazzo Muzio al Parlamento europeo passando per Camera e Senato.
«Provera dice di essere stupito - premette Romeo -. Stupisce, invece, il fatto che una persona come lui, che è stato una figura istituzionale importante, a capo della Provincia e in Parlamento, improvvisamente abbia deciso di votare sì al referendum costituzionale di Renzi. Provera ha tradito la Lega: come fai a votare per un referendum che toglie autonomia ai territori?»
Romeo interviene sulle motivazioni della decisione assunta dal consiglio federale. «Escludo che sia arrivata perché Provera ha votato per Fava. Il dissenso verso il segretario non è sufficiente per essere mandato via, la normale dialettica interna ci può stare - la considerazione del commissario provinciale della Lega Nord -. Ma questo non ti può dare diritto a ogni occasione, e lui ne ha usate tante, di criticare l’operato di Matteo Salvini pubblicamente. Ci vuole rispetto per il nostro leader, che è sempre in giro in tutti i mercati, gli incontri e i convegni - prosegue ancora Romeo -, ha portato la Lega a essere il partito trainante della coalizione di centrodestra. Se viene meno il rispetto, ognuno si può sentire legittimato a dire quello che vuole. Se l’è un po’ cercata e che adesso venga a fare lui la vittima, mi lascia perplesso».
Vanno bene le critiche, insomma, ma devono essere costruttive secondo quanto sostiene il commissario provinciale del Carroccio. «La dialettica, lo ribadisco, deve rimanere nel contesto del movimento. Ti poni tu fuori dal movimento quando dici che voterai sì al referendum, ancora prima d’un eventuale provvedimento. In definitiva, credo che avrebbe dovuto lasciare lui». Provera sostiene che la Lega ha cambiato idea su punti fondamentali.
«Il movimento mantiene gli stessi ideali di sempre, non si venga a dire che la linea sovranista di Salvini è in contrasto con quella autonomista di Bossi - continua Romeo -. Mi sembra che le critiche siano pretestuose, forse dettate da altre motivazioni. Mi sembra davvero un atteggiamento poco propositivo. Forse c’è un po’ di confusione. Non si può parlare né di stupore, né di tradimento alle idee da parte di Salvini. A Provera dico che se qualcuno ha tradito la Lega forse è stato lui, a patto che fin dall’inizio le abbia sposate. A questo punto mi viene qualche dubbio. Lo dico a una persona che ho rispettato e seguito».
Per quanto riguarda gli aspetti formali, a Provera la comunicazione dell’espulsione arriverà sia via email, che per raccomandata. «Queste vicende sono fonte di dispiacere - conclude Romeo -, ma spetta a lui il compito di farsi un esame di coscienza».
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