Cronaca / Sondrio e cintura
Martedì 11 Settembre 2018
Prima campanella per gli studenti
Al lavoro per le cattedre dei prof
Sono 23.760 bambini e ragazzi che domani torneranno in classe dopo tre mesi di vacanze. Ancora vacanti 100 cattedre e 40 posti di sostegno.
Vacanze finite per i 23.760 studenti della provincia, domani chiamati a ritornare in aula, dove saranno impegnati e resteranno sino a sabato 8 giugno 2019. Una prima campanella, quella che dà ufficialmente il via al nuovo anno scolastico, alla quale non potranno rispondere tutti. Non è il caso dei ragazzi però, perché a mancare in cattedra saranno parecchi insegnanti. Poco meno di un centinaio di docenti di diverse discipline, stando ai dati delle forze sindacali del comparto scuola locale, a cui bisogna aggiungere una quarantina di docenti di sostegno, che lavorano al fianco di ragazzi con disabilità più o meno gravi. Il rischio che non rispondano all’appello è concreto, anche se in queste ore le segreterie delle scuole si stanno muovendo alla ricerca frenetica del personale mancante.
Supportata da numeri, la “fotografia” che Giovanna Bagiotti restituisce: «Per capire come è la situazione - premette la segretaria generale della Cisl Scuola - bisogna partire dal contingente autorizzato del personale docente all’immissione in ruolo, che è stato assegnato alla nostra provincia». Per la precisione destinatari di un contratto a tempo indeterminato erano, come ha disposto l’Ufficio scolastico regionale della Lombardia, «15 maestri nella scuola dell’infanzia, 33 alla primaria - snocciola dati Bagiotti -, 59 docenti della secondaria di primo grado (scuola media, ndr) e 115 delle superiori. E stiamo parlando di insegnanti di varie discipline». A questi, in ruolo, avrebbero dovuto entrare anche docenti di sostegno, ovvero «due alla scuola dell’infanzia, quattro alla primaria, 32 alle medie e 23 alle superiori».
Espletate tutte le operazioni di sua competenza, l’Ufficio scolastico territoriale di Sondrio (Ust - ex-provveditorato) ha sottoscritto contratti a tempo indeterminato con il personale dell’infanzia e della primaria - sono stati coperti tutti i posti -, mentre in sofferenza rimangono la secondaria di primo grado e quella di secondo grado.
È presto spiegato il perché: per mancanza di personale essendo pressoché vuote per quasi tutte le materie le graduatorie ad esaurimento. Tant’é: «Alle medie sono state coperte una trentina di cattedre - erano 59 i posti per l’immissione in ruolo, come anticipato sopra -, una cinquantina alle superiori», contro i 115 del contingente. Fatti due rapidi calcoli, ci sono ancora poco meno di cento cattedre in cerca di un docente.
La situazione non cambia considerando gli insegnanti di sostegno, «dove ne mancano ancora una quarantina» aggiunge Bagiotti, rimarcando la situazione paradossale che si verifica sul nostro territorio, ma più in generale in gran parte del Nord Italia. «I posti ci sono, ma manca il personale, poiché non ce n’è più in graduatoria». Che non ci siano le risorse sufficienti lo dimostra anche una indagine, che la Cisl Scuola ha condotto lo scorso anno, monitoraggio dal quale è emerso, «che quasi il 30% delle supplenze è stato assegnato a Mad», che è l’acronimo di Messa a disposizione, vale a dire un’istanza informale, che permette ad aspiranti docenti - anche neolaureati - di ottenere una supplenza e agli assistenti tecnici e amministrativi di ottenere un incarico a tempo determinato.
Ritornando agli alunni, alla scuola dell’infanzia - hanno iniziato l’attività mercoledì scorso 5 settembre, ndr - se ne contano 3.011, mentre alla primaria sono 7.968. Passando in rassegna la scuola secondaria, in quella di primo grado ne sono iscritti 4.967 per un totale di 243 classi sparse da Livigno a Madesimo. Infine le superiori, con 7.821 ragazzi e ragazze per un totale di 379 classi.
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