Cronaca / Sondrio e cintura
Venerdì 09 Settembre 2016
Precipita dal sentiero per 70 metri
È grave un tecnico di Eliwork
L’uomo, di Colorina, era in pausa e si è avventurato lungo il ripido tracciato a 2000 metri di quota, nel comune di San Giacomo Filippo. Difficile il recupero del ferito trasportato in codice rosso a Como. Ora è in prognosi riservata
Sono gravi le condizioni di Alfio Codega, tecnico specialista di 42 anni, residente di Colorina, dipendente della società di trasporti in elicottero Eliwork di Talamona, precipitato ieri mattina per 70 metri in un dirupo lungo il sentiero che collega la zona di Camoscera al bacino artificiale di Truzzo in comune di San Giacomo Filippo.
Un incidente banalissimo, ma dalle conseguenze drammatiche. Il tecnico era salito a duemila metri, sul velivolo della società per accompagnare due operai di Edipower, società che gestisce il bacino artificiale posto sulla sponda orografica destra della bassa Vallespluga. Durante la pausa, l’uomo si sarebbe allontanato dal velivolo, spento e a terra, e per ragioni ancora da appurare sarebbe caduto dall’impervio sentiero. L’allarme è scattato quando mancavano pochi minuti alle 10. L’arrivo dell’elicottero bianco e rosso della società valtellinese è stato notato da tutti i villeggianti che ancora si trovano nelle baite di Olmo e San Bernardo, qualche centinaio di metri più in basso.
Che qualcosa fosse successo l’hanno capito quando poco dopo hanno visto anche il mezzo dell’elisoccorso diretto nello stesso posto. Le prime notizie portate a valle da chi era presente nella zona per una passeggiata parlavano di un tecnico dell’Enel coinvolto in un incidente sul lavoro, ma già nel primo pomeriggio il quadro è stato più chiaro e la notizia è stata smentita.
Non semplici le operazioni di recupero del quarantaduenne, vista la conformazione del luogo. Ci sono volute due ore per imbarcarlo sull’eliambulanza dopo averlo stabilizzato. Quindi Codega è stato trasportato all’ospedale Sant’Anna di Como dove è ricoverato in rianimazione. L’uomo ha riportato un trauma cranico, un trauma addominale e la frattura di una caviglia. É in prognosi riservata.
Sul fronte delle indagini, sono stati coinvolti anche i tecnici dell’azienda Ats Montagna, mentre agli uomini della Guardia di Finanzia - prontamente sono saliti in quota - spettano i rilievi di polizia giudiziaria. Saranno, quindi, i militari delle Fiamme Gialle a ricostruire l’esatta dinamica dell’accaduto.
Da capire soprattutto perché il tecnico si sia avventurato in un percorso pericoloso in modo abbastanza evidente. Un “tracciolino” che corre lungo la sponda destra della valle e collega gli impianti per la produzione di energia elettrica. Un percorso evitato accuratamente, a differenza del lago artificiale posto al termine di una escursione “classica” della Valchiavenna, dagli amanti del trekking proprio per la sua esposizione.
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