Cronaca / Sondrio e cintura
Mercoledì 22 Febbraio 2017
«Posta a singhiozzo, tutto superato»
Rassicurazioni dall’incontro di ieri mattina in Prefettura con i vertici dell’azienda di servizi. «Disguidi nati da problemi contingenti, non dalla riorganizzazione» - Nuovo punto a metà di marzo.
Secondo Poste italiane i disguidi nella consegna della corrispondenza sono ormai superati, perché il disguido è nato da «problemi contingenti» nei centri logistici e non dall’organizzazione sul territorio.
Per valutare in dettaglio la situazione in Valtellina e Valchiavenna, comunque, nelle prossime settimane verranno raccolte le segnalazioni dei sindaci e poi si analizzeranno caso per caso gli eventuali problemi da affrontare.
È l’impegno con cui si è chiusa, ieri mattina a palazzo Muzio, la riunione indetta dal prefetto Giuseppe Mario Scalia per fare il punto sulle problematiche nella consegna della posta evidenziate nelle scorse settimane dagli enti locali, con in prima linea il sindaco di Valdidentro Ezio Trabucchi e il primo cittadino di Valfurva Angelo Cacciotto: al tavolo, insieme al prefetto e ai due sindaci, il presidente della Provincia Luca Della Bitta, il responsabile dell’Area logistica Lombardia di Poste italiane Fabio Toniolo (insieme alla responsabile della comunicazione territoriale Francesca Paglia) e il dirigente della sede di Sondrio della Regione Andrea Zaccone.
Un incontro dal quale «è iniziato un percorso costruttivo», ha sottolineato il prefetto al termine della riunione, per garantire su tutto il territorio un servizio postale adeguato: «Intorno a metà marzo - ha spiegato Scalia - si terrà una nuova riunione del tavolo, nella quale faremo una verifica caso per caso delle eventuali criticità che i sindaci segnaleranno».
Secondo i dirigenti di Poste italiane, comunque, i problemi segnalati nelle scorse settimane in diverse località sono ormai rientrati e la situazione è tornata alla normalità. «Alcuni problemi ci sono stati - ha spiegato Toniolo -, ma non sulla nuova organizzazione territoriale. I motivi che hanno portato al rallentamento sono stati sostanzialmente tre, cioè il picco dei flussi legato al periodo natalizio, l’aumento del prodotto sulla consegna dei pacchi di e-commerce e un rallentamento nel reclutamento del personale a tempo determinato che viene assunto per gestire i periodi di picco negli stabilimenti di distribuzione. Proprio in queste realtà si sono creati i problemi, non nell’“ultimo miglio” della consegna sul territorio».
I ritardi denunciati da Trabucchi e dagli altri sindaci a nome dei cittadini, insomma, secondo Poste italiane sono nate da «una situazione contingente», che ora è stata risolta: «Il problema era a monte della consegna - ha spiegato Toniolo -, ora le code di lavorazione sono terminate e l’operatività è normale». Fra qualche settimana comunque si farà di nuovo il punto, perché l’azienda è pronta «ad affrontare insieme agli enti locali qualsiasi criticità che dovesse emergere nella distribuzione della corrispondenza», ha sottolineato il dirigente.
«Poste italiane vuole rimanere un punto di riferimento per i cittadini della provincia e le comunità radicate in questo territorio - ha rimarcato ancora Toniolo -, non vogliamo arretrare di un metro sulla rete di distribuzione della corrispondenza e sugli uffici postali».
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