Ponte nella rete dei Comuni sostenibili, è il primo in Valtellina

Il Comune di Ponte è il primo Comune della provincia di Sondrio entrato a far parte della Rete dei Comuni sostenibili, l’associazione nazionale più grande in Europa di Comuni, Province, città metropolitane e Regioni che si dedicano allo sviluppo sostenibile e alla territorializzazione degli obiettivi dell’Agenda 2030 con un monitoraggio volontario delle politiche locali.

L’orizzonte della Rete, nata nel 2021, è volto anche agli obiettivi 2050 della Commissione europea di neutralità climatica. «Le finalità perseguite dall’associazione sono coincidenti con quelle fissate dalla nostra amministrazione comunale – spiega il consigliere Brunella Giacomoli che si sta occupando di questa iniziativa -, pertanto ci è parso positivo far parte di una Rete di amministrazioni locali, impegnate sui temi della sostenibilità. Si parla di 107 Comuni e 2 province cioè 10 milioni di cittadini, un quinto della popolazione nazionale; siamo un buon numero, l’unione fa la forza. Con una delibera di giunta abbiamo aderito all’associazione con la quota di mille euro».

Ma cosa succede ora concretamente? Il Comune di Ponte dovrà rispondere entro ottobre ad un questionario di 79 domande – prendendo come riferimento gli ultimi cinque anni - che riguardano alcuni indicatori come la copertura di asili nido, la transizione a led, la diffusione di casette dell’acqua, la disponibilità di verde urbano, consumi responsabili, campagne di educazione alimentare, parità di genere, Comunità energetica rinnovabile, consiglio comunale dei giovani, transizione digitale, buona occupazione, salute e benessere.

Di questo lavoro si occuperanno Giacomoli e il responsabile amministrativo e contabile del Comune, dopodiché al Comune verrà assegnata la “Bandiera” dei Comuni sostenibili e verranno comunicati, in base allo status quo, quegli obiettivi per raggiungere i quali l’amministrazione del sindaco, Franco Biscotti, dovrà mettere in campo iniziative nei prossimi anni con un aggiornamento ogni anno. «Ponte parte già da un buon livello – afferma Giacomoli -, ma abbiamo altre idee per lo sviluppo socio-economico del territorio.

Ad esempio puntiamo sulla collaborazione con le scuole per formare, d’intesa con scuola, genitori ed esperti di storia e arte, allievi-ciceroni che facciano da guida ai turisti che vogliano visitare il nostro paese in determinati momenti dell’anno o in occasione di eventi come “Ponte in fiore. Oppure ci piacerebbe creare dei percorsi fra fontane e lavatoi raccontandone la storia oppure ancora nel versante orobico fra le case di pietra e il paesaggio e dare la possibilità agli esercizi pubblici rimasti sul territorio (ristoranti, bar e negozi) di promuovere eventi di accoglienza delle comitive. Devo ammettere che siamo soddisfatti di essere il primo Comune aderente della Valtellina e riteniamo questo passaggio utile anche perché la Rete potrà darci indicazioni in caso di pubblicazione di bandi di finanziamento ad hoc per i nostri progetti. Inoltre entreremo a far parte della Guida della Rete dei Comuni sostenibili del 2025».

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