Cronaca / Sondrio e cintura
Venerdì 18 Gennaio 2019
«Policampus di Sondrio, sosta gratuita
per i lavoratori di fuori città»
Fedele della Cisl portavoce delle richieste che arrivano: «Non si comprendo noi problemi sui controlli».
Sul parcheggio del Policampus fioccano le richieste di mantenere la sosta gratuita, perché i lavoratori che abitano fuori città temono «un aggravio economico non indifferente» dall’introduzione del pagamento. A dirlo è il referente Viabilità e trasporti della Cisl di Sondrio Michele Fedele, che in una nota si fa portavoce delle «numerose istanze» ricevute da cittadini che abitano nelle frazioni o nei centri limitrofi e lavorano nel capoluogo: per loro la Cisl da qualche tempo ha proposto al Comune di mantenere la gratuità del parcheggio, ricorda Fedele, e sono sempre più numerosi i lavoratori che si rivolgono al sindacato su questo tema. E secondo Fedele una soluzione è tutt’altro che impossibile da trovare: «Da alcune recenti dichiarazioni degli amministratori comunali – scrive Fedele – sembrerebbe che la concessione della gratuità ai lavoratori, tramite un pass, non possa essere attuata per la sola difficoltà ad effettuare i controlli. Al contempo è prevista la possibilità di parcheggiare gratuitamente per i soli pendolari utenti del servizio ferroviario, quindi è chiaro che dovrà essere attivato un sistema di controllo. Non si comprende come non sia possibile controllare la titolarità al parcheggio gratuito di altre categorie di lavoratori, visto che il personale dovrebbe già essere in zona per le verifiche».
Secondo la Cisl l’introduzione dei parcometri rischia di non garantire la rotazione dei posteggi che il Comune punta ad ottenere con questa revisione: «Temiamo che quelle lavoratici e quei lavoratori che dai comuni limitrofi e dalle frazioni sondriesi si recano ogni mattina nel capoluogo riempiranno comunque tutti i parcheggi disponibili, a pagamento o no – afferma Fedele -, in quanto non esistono altre alternative. L’unico elemento di novità, purtroppo, sarà dato dal fatto che un gran numero di persone dovrà pagare un conto non indifferente, stimabile attorno ai 500-600 euro annui, l’equivalente di una bella tassa». E non manca una frecciata al Comune: «Gli amministratori hanno sempre dichiarato che l’introduzione del pagamento non è stata determinata dalla volontà di “fare cassa” - scrive ancora Fedele – ma è mirata ad evitare la sosta perenne di alcuni mezzi, oltre che a consentire una rotazione dei parcheggi. È vero, però, che la mancanza di volontà di prendere in esame proposte alternative, da più parti avanzate, farebbe pensare diversamente».
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