Cronaca / Sondrio e cintura
Venerdì 23 Marzo 2018
Più risorse per le manutenzioni
Treni nuovi a partire dal 2020
Sertori e Della Bitta a tu per tu con l’ad di Trenord Farisè. Sul tavolo anche il progetto di sostituire le corse poco utilizzate con bus.
Più risorse per la manutenzione dei convogli, treni revampizzati (ma solo dal 2019) e nuovi dal 2020 in poi. Oltre al potenziamento dei bus sostitutivi in caso di disservizi e alla sostituzione di quelli che viaggiano (spesso) vuoti o quasi con dei pullman.
L’impegno delle istituzioni sul fronte del trasporto ferroviario si è fatto concreto dopo l’arrivo a Milano del nuovo consigliere regionale valtellinese Massimo Sertori. Per parlare del problema, presente da anni, l’ex presidente della Provincia ha incontrato a Milano l’ad di Trenord, Cinzia Farisè, insieme all’attuale presidente Luca Della Bitta. Nell’impegno di Sertori – anche perché la Regione ha un ruolo di primo piano in Trenord - confidavano in molti e nell’elenco degli argomenti trattati ci sono delle novità incoraggianti.
Come annunciato nei giorni scorsi dai sindacati che prendono parte al tavolo con l’azienda che si occupa del materiale rotabile, Trenord destinerà maggiori risorse alla manutenzione. Si tratta di una risposta fondamentale, considerati i frequenti guasti degli ultimi periodi. Si sistemano i treni vecchi in attesa di quelli revampizzati (il termine che vuol dire ristrutturati, come avvenuto alcuni anni fa con quelli ai quali sono stati dati i nomi dei passi alpini) in arrivo dal 2019 e quelli nuovi che inizieranno a comparire dal 2020 con il miliardo e 600milioni di euro investiti dalla giunta Maroni. I pendolari devono portare pazienza ancora per un po’.
Al momento della presentazione la giunta aveva assicurato la presenza della Valtellina fra le destinazioni, ma senza indicazioni sulle tempistiche. Il secondo punto condiviso è relativo alla disponibilità rapida ed efficace di autobus sostitutivi in caso di disservizi alle ferrovie. Cosa che recentemente non sempre è stata garantita, sia sulla tratta valtellinese, sia sulla Colico-Chiavenna. Poi c’è un altro punto importante. Forse quello più rilevante di tutti. Si è parlato di un progetto finalizzato alla sostituzione di tutti quei treni che viaggiano praticamente vuoti «andando a sollecitare ulteriormente una rete già problematica come quella provinciale». Lo hanno evidenziato, nei giorni scorsi, anche i pendolari intervistati da “La Provincia” durante un viaggio del mattino verso Milano. Questi convogli potranno essere sostituiti da un servizio su gomma in grado di alleggerire il traffico sui binari e di ridurre le attese ai passaggi a livello. Si risparmierebbe un milione di euro, da investire per esempio sui convogli più utilizzati dai pendolari. Dopo l’incontro con Trenord si pianifica quello con Rfi. In questo caso sono due le questioni urgenti da definire: il presidio e l’assistenza lungo la rete provinciale e lo studio per l’eliminazione dei numerosi passaggi a livello e la sostituzione con dei sottopassaggi. Se ne contano oltre 60 fra Lecco e Tirano. Per questo è necessario un consistente investimento da parte di Rfi. Società che, in passato, ha sottolineato la necessità di dovere destinare le risorse ad altre tratte. «Il nostro obiettivo – commentano Sertori e Della Bitta - è risolvere e rendere più efficiente il servizio». L’impegno di Sertori sin dalle prime settimane di attività in consiglio regionale lascia comunque ben sperare per l’attenzione che verrà dedicata a questa tematica.
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