Pipistrelli a Fusine, partite le pulizie

Mattinata importante per le due colonie di pipistrelli di Fusine. Tecnici al lavoro per garantire la convivenza tra animali e uomo

Una nursery pulita e linda pronta ad accogliere a maggio il ritorno delle femmine che lì partoriranno e cresceranno i loro piccoli mantenendo così vitale la colonia, unica in Lombardia, che conta più di 1.300 esemplari. Dopo il primo giro del 22 ottobre, quando però erano presenti ancora alcuni chirotteri, questa mattina i tecnici della Provincia, guidati da Maria Ferloni, hanno completato la pulizia del sottotetto della chiesa e della cappelletta di Fusine dove nel periodo da maggio a settembre risiedono ormai da anni due delle specie più tutelate di pipistrelli: il vespertilio di Blyth e il vespertilio maggiore.

Un intervento fondamentale, richiesto da Comune e parrocchia, per garantire la convivenza tra gli animali e gli uomini visto che quando il guano si accumula in grandi quantità rischia di provocare odori non proprio piacevoli e mantenere quindi la colonia di pipistrelli che riveste un grandissimo valore: è l’unica conosciuta in Lombardia ad ospitare le specie di grandi miotys particolarmente protette dalla direttiva Habitat.

«Due specie sorelle - spiega Martina Spada dell’università dell’Insubria che con l’istituto Oikos si è occupata del monitoraggio degli esemplari all’interno di un progetto regionale sulle colonie più importanti della Lombardia - che formano colonie molto grandi. Quella di Fusine è l’unica conosciuta su tutto il territorio regionale che ospita le due specie».

Una colonia migrata probabilmente da Cedrasco dove si trovava agli inizi degli anni Novanta, prima che venisse chiusa una finestra della chiesa impedendo agli animali di far ritorno nel sottotetto, e che, come dimostrano i numeri in crescita certificati dai controlli fatti nel corso degli anni si trova molto bene a Fusine.

«Abbiamo fatto i monitoraggi nel 2017/2018 e poi tra giugno e luglio 2023 - spiega Spada - e i numeri dei pipistrelli sono aumentati. L’anno scorso abbiamo contato circa 700 adulti più altrettanti giovani per un numero complessivo di 1.300/1.400 esemplari». Cui si aggiungono i myotis emarginatus che sono negli spazi sopra la sagrestia e che sono circa un centinaio. La presenza della colonia secondo la professoressa Spada dovrebbe rendere orgogliosi gli abitanti del paese orobico. Anche perché i pipistrelli non solo sono innocui, ma sono utilissimi essendo i primi consumatori di insetti notturni e, nella loro fragilità - stanno lontani da luoghi in cui c’è abbondate uso di fitofarmaci, ad esempio -, sono ottimi bio indicatori: la loro presenza è indice di una “buona salute” dell’ambiente. Ma perché proprio Fusine e la sua chiesa? «Perché è un sito tranquillo - spiega Spada - e perché offre quei grandi spazi che i pipistrelli amano. I sottotetti delle chiese piacciono molto. In questo caso trattandosi di colonie di femmine che partoriscono i piccoli c’è necessità di un luogo caldo e protetto, condizioni che gli animali trovano qui».

Pipistrelli a Fusine, partite le pulizie

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