Cronaca / Sondrio e cintura
Sabato 29 Giugno 2019
«Piona, Sondrio, Aprica: i tre nodi da risolvere»
Dopo la festa per le Olimpiadi, il presidente della Provincia Moretti fa il punto sulle opere. «Svincolo sulla super 36 da migliorare, tangenziale ai Trippi da completare e statale 39 da ampliare».
Il rafforzamento dello svincolo di Piona, il prolungamento della tangenziale di Sondrio per evitare il passaggio livello ai Trippi e l’allargamento di alcuni tratti della statale 39 del passo di Aprica. Sono queste le tre «grandi opere» cui secondo il presidente della Provincia di Sondrio, Elio Moretti, bisognerà mettere mano approfittando dell’assegnazione alla Valtellina – nel dossier Milano-Cortina – delle Olimpiadi 2026.
«Questo è un risultato storico per la nostra provincia che libererà risorse e darà la possibilità di realizzare quelle infrastrutture agognate che servono e di cui si parla da decenni, ma che non abbiamo mai avuto la forza di realizzare - afferma Moretti -. Rimanendo con i piedi per terra, dovremo partire dalle opere indispensabili che serviranno non solo per le Olimpiadi, ma anche dopo la conclusione di questo evento mondiale che accenderà i riflettori sulla nostra Valle».
Moretti, che ieri mattina si è confrontato con l’assessore regionale Massimo Sertori ad indicare come la via sia quella di un percorso condiviso, parla in particolare di tre interventi: «Partendo dalla Bassa Valle i riflettori andranno puntati sullo svincolo di Piona che va rafforzato – afferma -. Finalmente la tangenziale di Morbegno ha dato respiro al traffico provinciale e, a breve, partiranno anche i lavori per quella di Tirano. Pertanto, risolti questi due nodi, la grande criticità che va affrontata è quella della tangenziale di Sondrio che sfocia su un passaggio a livello. Credo che, da nessuna parte, si sia mai vista una tangenziale che finisce sui binari. Per cui occorrerà prolungare la bretella, bypassando il passaggio a livello ai Trippi. Il terzo focus riguarda la strada statale 39 del passo di Aprica. Da quando sono presidente della Provincia ho in animo – e ne sto parlando anche con il sindaco di Aprica, Dario Corvi – di riqualificare la statale 39 con i necessari allargamenti specialmente nei pressi delle due gallerie iniziali salendo da Tresenda di Teglio verso Motta, oltre ad altri piccoli accorgimenti».
Detto questo, Moretti apre anche il libro dei sogni: «Queste tre opere dovranno essere in agenda, tutto il resto sarà ipotizzabile, ma non verrà scartato: mi riferisco al prolungamento della ferrovia da Tirano a Bormio e a uno dei due trafori (Stelvio o Mortirolo). «Sono opere, queste, che fanno parte delle linee programmatiche che ho presentato in consiglio provinciale - prosegue Moretti -. C’è chi mi ha pesantemente criticato, mentre le associazioni di categoria e gli industriali hanno molto apprezzato questa visione. Avevo detto che si trattava di un sogno collegato alle Olimpiadi, ora che siamo risultati assegnatari – dopo esserci impegnati per la viabilità prioritaria – si potrà cominciare a pensare in maniera seria anche a queste opere».
Quanto all’assegnazione dei Giochi olimpici fra sette anni, Moretti è convinto che «tutti gli attori in causa abbiano lavorato bene e creduto fortemente in questa candidatura – afferma -. La sintonia fra Regione Lombardia e Regione Veneto ha fatto la differenza. L’impressione, da esterno, è che la Svezia non abbia messo in campo lo stesso impegno».
Sull’annotazione che si continui a parlare di Milano-Cortina (e meno di Valtellina), Moretti dice: «È anche questo uno dei temi che andranno affrontati per dare visibilità alla nostra provincia. Le Olimpiadi porteranno beneficio a tutta la provincia. Non ci saranno località di serie A e località di serie B. Siamo chiamati a dare dimostrazione di essere cresciuti anche da questo punto di vista. Abbiamo davanti un’opportunità straordinaria che dobbiamo giocare bene. Smaltito l’entusiasmo, bisogna mettersi all’opera e lavorare seriamente».
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