Pioggia di milioni per assistere i malati cronici

Se 61 milioni di euro sono stati stanziati per l’abbattimento delle liste d’attesa da Regione Lombardia, altri 42 sono stati destinati alla messa a punto di una rete di assistenza integrata e di alta qualità rivolta ai pazienti cronici e fragili che costituiscono la fetta maggiore di tutti gli assistiti lombardi.

Soprattutto ipertesi e diabetici, ma non solo, che stanno per essere presi in carico dai medici di medicina generale e dai pediatri di libera scelta per la conseguente redazione del Piano di assistenza individuale. Anche nella nostra provincia questo percorso, di cui si parla da anni, sta prendendo sempre più corpo, tant’è che molti pazienti anche a bassa cronicità sono stati o verranno contattati a breve dal proprio medico per poter avviare questa presa in carico e mettere a punto il Piano sia terapeutico sia di controllo successivo.

«Andiamo nella direzione di riorganizzare la presa in carico dei pazienti cronici per fornire una rete di assistenza integrata e di alta qualità di vita - dice Guido Bertolaso, assessore regionale al Welfare - riducendo, al contempo, anche il carico sulle strutture sanitarie. Come abbiamo più volte specificato, infatti, non è solo lavorando sul piano dell’offerta sanitaria che si riducono le liste d’attesa anche se l’impegno su quel fronte resta massimo».

Si tratta anche di prevenire il più possibile situazioni acute, prendendo per mano il paziente cronico e affiancandolo nella gestione e nella convivenza con la sua malattia. Effettuare i controlli periodici è molto importante per governare e gestire al meglio il proprio problema di salute. «Verrà anche sviluppata una nuova piattaforma regionale - dicono da Regione Lombardia - che potrà essere utilizzata da tutti i medici per il coordinamento delle Centrali operative territoriali delle Asst di riferimento. Il medico di medicina generale e il pediatra, poi, riceveranno otto euro per ogni paziente al raggiungimento del target di assistenza, cioè la presa in carico di almeno il 15% di assisti cronici, importo che si aggiunge a quanto già definito per la redazione del Piano di assistenza individuale e per la presa in carico».

Di ieri, ancora, il via libera dell’assessorato regionale al Welfare dello screening gratuito per la prevenzione del tumore alla prostata. Dal prossimo novembre, quindi, tutti i 50enni di sesso maschile verranno invitati ad effettuare l’esame del Psa, che sarà esteso progressivamente, negli anni, a tutte le fasce di età fino ai 69 anni. Si tratta di un semplice esame del sangue che può essere, però, salvavita.

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