Piateda, riapre il 30 settembre l’ostello Guicciardi

Una struttura, dotata di 11 camere e 24 posti letto

Riapre domani, lunedì 30 settembre, dopo un periodo di chiusura l’ostello Guicciardi di Piateda con un nuovo gestore: la cooperativa sociale Forme di Sondrio. Il Comune di Piateda, in qualità di proprietario dell’edificio di via Galeazzi in località Boffetto, comunemente chiamato “ex asilo Guicciardi”, a conclusione delle operazioni da parte della commissione di valutazione delle offerte pervenute per l’individuazione del soggetto concessionario, ha deciso, infatti, di affidare a Forme lo stabile, peraltro ristrutturato pochi anni fa. Una struttura, dotata di 11 camere e 24 posti letto, che offrirà pernottamento e colazione, ma che sarà anche un “ostello di comunità”.

«Per noi la gestione dell’ostello rappresenta una nuova esperienza e, soprattutto, un modo diverso di essere impresa sociale sul territorio – afferma Elisa D’Anza, direttrice di Forme -, che non solo eroga servizi alla persona come tradizionalmente facciamo e continuiamo a fare, ma anche la possibilità di contaminare con il nostro lavoro sociale e i nostri valori un settore che conosciamo meno ma che abbiamo voglia di incontrare». Forme conta, dunque, di portare il proprio sapere ad altri servizi con un claim che compare sul nuovo logo: “Ospitalità per tutti”. Semplice ma significativo il logo color azzurro che riprende l’Adda, il triangolo ad indicare la montagna (ma anche il segno grafico di Forme), l’idea di una casetta per l’ostello.

«Con questo progetto innovativo Forme amplia il suo raggio d’azione nell’ambito del turismo – afferma Silvia Togno di Forme e responsabile dell’ostello Guicciardi -. Tre gli obiettivi che ci siamo posti: la ricettività ovviamente rispetto ai turisti che vengono in Valtellina; l’accoglienza e la vicinanza rispetto alla comunità con la quale si vuole creare sinergia, sensibilizzando i vicini nel provare a creare situazioni che possano favore il turismo; penso alla signora che faccia i pizzoccheri, a chi realizzi i pezzotti o alla collaborazione delle aziende artigianali. Terzo scopo quello di aprire la struttura a persone che possano avere delle difficoltà». E già si sono raccolte le prime prenotazioni.

Durante la giornata di presentazione è stata fatta conoscere anche l’opera realizzata dai ragazzi del centro estivo “Estate fuori dalla media” appositamente per l’ostello. «Il pannello rappresenta la visione dei giovani del territorio – suggerisce D’Anza -; ci sono gli elementi che segnalano il tema della crescita e dell’educazione, della montagna, la luce, la proiezione verso il futuro e la stella alpina, simbolo di Boffetto». Soddisfatto il consigliere comunale con deleghe a Innovazione e Tecnologia, Turismo; Matteo Galli: «Siamo soddisfatti, come amministrazione di aver affidato a Forme l’ostello – dice -. Peraltro qui di fianco passerà il Sentiero Valtellina e speriamo che tutto possa essere un volano per la crescita del piccolo borgo di Boffetto».

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