Palio delle contrade: gare sospese fino ai funerali di Vito. Giovedì l’autopsia

Sono incessanti le espressioni di cordoglio per i familiari di Vittorio De Marzi e i ricordi affettuosi di chi conosceva l’uomo, 44 anni, spirato la notte tra domenica e lunedì in all’ospedale cittadino, dove era giunto in codice rosso dopo essersi sentito male sulle tribune del Palio delle contrade in piazza Garibaldi.

Ancora frastornati i tanti contradaioli e gli spettatori presenti alla manifestazione, che difficilmente riusciranno a rimuovere dalle menti gli attimi straziati in cui De Marzi - Vito per gli amici - ha cercato aiuto dopo essersi reso conto che l’hot dog che stava ingerendo, uno di quelli avanzati dall’ultimo gioco proposto al Palio domenica sera, gli aveva occluso le vie respiratorie. Anche tra chi ha prestato i primi soccorsi, provando prima, seppur invano, la manovra di Heimlich e poi proseguendo con il massaggio cardiaco, i ricordi tornando a quegli istanti concitati. Con generosità, chi ne aveva le competenze, si è prodigato per offrire aiuto.

Tanto quanto avrebbe potuto fare l’equipaggio di un’ambulanza, qualora fosse stata presente. In piazza Garibaldi, invece, non c’erano mezzi di soccorso, in accordo con quanto stabilisce per un evento come il Palio il sistema di Gestione assistenza manifestazioni eventi sportivi (Games) dell’Agenzia regionale di emergenza e urgenza (Areu). C’erano, invece, il defibrillatore Dae semiautomatico e una persona designata che lo sapesse utilizzare. Lo strumento, seppur messo correttamente in funzione, non ha permesso di rianimare De Marzi. I dati che ha registrato saranno certamente utili a chiarire le esatte cause della morte. Per far luce sulle quali la Procura della Repubblica ha disposto l’autopsia sul corpo del defunto contradaiolo di Brigata Orobica. Dopo l’esame, in programma nella mattinata di giovedì, si potrà fissare la data delle esequie. Fino ad allora il Palio delle contrade è sospeso. Così, riunitisi la serata di lunedì, nemmeno 24 ore dopo i tragici fatti, hanno stabilito gli organizzatori della Pro loco di Sondrio e i capi delle otto contrade partecipanti.

«La decisione - spiegano dalla Pro loco - è un segno di rispetto nei confronti di Vittorio, che era anche un contradaiolo, e nei confronti della sua famiglia, a cui esprimiamo la nostra più profonda vicinanza per un dolore così forte e improvviso». Organizzatori e capo contrada si sono confrontati anche sull’opportunità di riprendere la manifestazione e portarla a conclusione. E, con l’intento di onorare la memoria di De Marzi, hanno espresso l’intenzione di «proseguire e portare a termine il Palio dopo le esequie del giovane sondriese. In tal senso sono in corso diversi confronti proprio tra la Pro loco e l’amministrazione comunale per verificare la sussistenza effettiva della possibilità di concludere la manifestazione, che avrebbe dovuto terminare sabato 7 settembre, la prossima settimana». Qualora si riuscisse a far ripartire il Palio sarebbero comunque annullata la cena e la festa originariamente programmati per venerdì, così come il Palio dei piccoli che si sarebbe dovuto aprire lunedì sera. Si valuterà anche se disputare i tornei di calcio, basket e pallavolo, come pure i giochi a sorpresa, o se confermare solo una parte di essi.

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