Cronaca / Sondrio e cintura
Lunedì 12 Agosto 2019
Oratorio di Sondrio: «Tempistica rispettata, donazioni ben accette»
Il punto dei lavori a San Rocco. L’arciprete rassicura i sondriesi: «Confidiamo di aprire la struttura a settembre 2020. Il mese prossimo faremo il punto sui finanziamenti».
La curiosità è sorta sentendo una bambina chiedere alla mamma, tra l’incuriosita e la scandalizzata: «Mamma, l’oratorio non c’è più». Stava transitando per via don Bosco. In effetti è proprio una ferita vedere quella “vecchia mancanza”, ma i lavori di ricostruzione di San Rocco fervono e leniscono un po’. Abbiamo interpellato l’arciprete di Sondrio, don Christian Bricola che, dopo aver annunciato i lavori lo scorso mese di aprile, ne segue ora con attenzione lo sviluppo: «L’impresa Rigamonti, incaricata dei lavori, mi ha appena annunciato che siamo in ritardo, rispetto al calendario programmato, di un solo giorno. Siamo quindi dove volevamo, con l’obiettivo di arrivare al tetto per Natale; poi via coi lavori interni. Ci aspettiamo tutti il nuovo oratorio per il primo settembre del prossimo anno».
I brividi più vividi per chi ha radicato nel cuore San Rocco come era quando andavamo a scuola; brividi antichi ma anche “avveniristici”, visto che “ballano” oltre 2 milioni di euro per la sua entrata, col look rifatto, negli anni ’20 del XXI secolo.
E don Bricola è impegnato a operare un piccolo miracolo (là dove i miracoli sono di casa!): mancano all’appello 600mila euro, suppergiù, ma «sono stati accesi due conti correnti sui quali effettuare donazioni, (senza pagare commissioni) - ha ricordato -; presso la Popolare di Sondrio, intestato “Fondazione Pro Valtellina”, Iban IT62H0569611000000010470X91; presso il Credito Valtellinese, “Fondazione Pro Valtellina Costruzione Nuovo Oratorio San Rocco”, Iban IT49Y0521611010000000033221. Versando su uno di essi si potrà usufruire di agevolazioni fiscali (detrazioni / deduzioni dal reddito imponibile Irpef). A settembre con Fondazione Pro Valtellina tireremo una prima quadra del donato».
«Costruire un oratorio è un atto di fede – ha concluso don Bricola – verso il futuro, verso i giovani, nel Signore. Il Vangelo ha ancora molto da dire ai nostri ragazzi». Soddisfatto per l’andamento dei lavori l’impresario Michele Rigamonti, che è pure presidente dell’Opera don Bosco nonché consigliere della Fondazione Pro Valtellina. «Siamo in tabella di marcia, sì. Tutto bene; adesso una pausa di un paio di settimane, dettata anche dal fatto che tutti gli impianti di calcestruzzo e simili sono chiusi per Ferragosto, ma dopo riprendiamo alla grande».
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