Opere olimpiche, il presidente Fontana: «Ce la faremo»

«Tutte le infrastrutture essenziali sono in linea con i tempi e saranno sicuramente pronte». Tangenziali entro i Giochi? Tirano sì, Sondrio probabile

«Abbastanza tranquillo, anzi no, tranquillo senza abbastanza: tutte le infrastrutture essenziali allo svolgimento delle gare e dunque quelle sportive, relative alle piste e agli impianti di risalita, e il parcheggio di Livigno, sono perfettamente in linea con i tempi e saranno pronte per le Olimpiadi di Milano-Cortina 2026».

Sicurezza

C’è grande sicurezza nelle parole di Attilio Fontana, il presidente della Regione Lombardia, che in un’intervista al TgR Lombardia, all’indomani della presentazione del programma di reclutamento dei volontari per il grande evento sportivo, ha fatto il punto della situazione dei cantieri a meno di diciassette mesi dall’inaugurazione delle Olimpiadi che si apriranno il 6 febbraio 2026 a Milano e a diciotto dai Giochi Paralimpici, la cui cerimonia d’apertura sarà esattamente un mese dopo, il 6 marzo.

Il Cio ha fissato la deadline dei cantieri per la fine del 2025, giusto in tempo per dedicare qualche settimana ai collaudi. Ma non saranno soltanto i lavori per le infrastrutture necessarie allo svolgimento delle gare - che in Valtellina interesseranno Livigno e Bormio, dove ci saranno rispettivamente freestyle e snowboard e sci alpino maschile e sci alpinismo - a concludersi per tempo.

Senza intoppi

Grande tranquillità per il parcheggio da 500 posti auto nell’area della Marangona a Livigno il cui cantiere sta procedendo speditamente e dove, in generale, tutto sta andando avanti senza intoppi, anche altre delle infrastrutture pensate, progettate e finanziate per migliorare l’accesso ai territori interessati dai Giochi, assicura il presidente Fontana, saranno pronte. «Ad esempio - spiega - per l’accesso a Bormio, la tangenziale di Tirano arriverà prima delle Olimpiadi», così come la tangenziale di Sondrio «che probabilmente verrà completata prima delle Olimpiadi» dice.

Un progetto quello della tangenziale sud del capoluogo che prevede due interventi: all’ingresso ovest il superamento dell’attuale rotonda alla Sassella, dove nelle ore di punta si formano lunghi code, con un cavalcavia, e dall’altra parte, a est, soprattutto il “salto” del passaggio a livello del Trippi, anche in questo caso con un cavalcavia.

Dibattiti

Proprio all’inizio dell’estate, su quest’ultima opera, al centro di dibattiti e polemiche, era arrivato il via libera del ministero della Cultura con la firma dello schema di decreto di compatibilità ambientale, accolta dal commissario alle opere olimpiche Fabio Saldini con grande soddisfazione. La stessa manifestata anche dall’assessore regionale Massimo Sertori: «Possiamo avanti con un’opera di fondamentale importanza come sa bene la stragrande maggioranza dei valtellinesi». Per quanto riguarda alcune delle altre opere sempre comprese nel pacchetto olimpico saranno consegnate dopo, «ma - specifica il governatore lombardo - si tratta di quelle non fondamentali per lo svolgimento dei Giochi».

I costi

Fontana ha chiarito anche la questione degli extracosti per alcuni degli interventi necessari: «Stiamo cercando di dare una risposta» ha detto specificando che comunque «si riferiscono soltanto a due interventi che stiamo valutando al tavolo con il Governo per trovare una soluzione». Anche per questo Fontana, reduce da una visita a Riad che ospiterà i Giochi invernali asiatici nel 2029, conferma la propria tranquillità in vista di un evento che rappresenta un’occasione unica di visibilità per tutta la Lombardia e per la provincia di Sondrio.

E alla domanda su cosa desidererebbe per quel 6 febbraio che si fa ogni giorno più vicino, risponde: neve. «Vorrei che quel giorno ci fosse tanta neve - spiega - per realizzare le gare nel miglior modo possibile e per lasciare un ricordo indelebile del nostro territorio».

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