
Cronaca / Sondrio e cintura
Sabato 26 Aprile 2025
Olimpiadi, ipotesi Dad mista per le superiori in provincia di Sondrio
L’obiettivo è evitare di apportare modifiche impattanti al calendario scolastico e alleggerire il traffico nei giorni in cui ci saranno le gare a Bormio e Livigno
Sondrio
Non c’è nulla di sicuro e definitivo. Tant’è: di comunicazioni ufficiali sulle scrivanie dei dirigenti scolastici non ne sono arrivate.
Ma anche sul fronte istruzione, da mesi, si sta lavorando in vista dell’appuntamento a cinque cerchi di febbraio 2026, quando, nelle scuole superiori, condizionale d’obbligo, potrebbe ritornare, ma non per tutti, la Dad. Quella modalità di didattica a distanza, che era stata adottata per lunghi periodi durante la lunga emergenza Covid.
È questa una delle ipotesi sulla quale si stanno facendo della valutazioni, «in chiave esplorativa - riferiscono dalla Prefettura -, ipotesi al vaglio, di concerto con l’Ufficio scolastico territoriale, nell’ambito dei tavoli tecnici che si riuniscono» per gestire tutti i temi (non solo quello legato all’organizzazione scolastica) connessi alle Olimpiadi Milano-Cortina 2026, in calendario dal 6 al 22 febbraio.
Un fatto è certo: «Le scuole saranno aperte» assicura interpellato sulla questione la massima autorità scolastica della provincia, Imerio Chiappa. Ma, secondo l’ipotesi che si sta vagliando, «gli istituti comprensivi saranno in presenza - prosegue Chiappa, dirigente reggente dell’Ufficio scolastico territoriale di Sondrio (Ust) -. In presenza anche il personale e gli alunni delle scuole secondarie di secondo grado - alias superiori -, che già ora autonomamente raggiungono la scuola. Per chi non potrà, si andrà ad attuare la didattica a distanza». Se questa ipotesi dovesse prevalere su altre, si tratterebbe di «una Dad in forma mista per le scuole superiori. Il tavolo tecnico istituito dalla Prefettura sta lavorando in questo senso».
Al momento, con largo anticipo sull’avvio delle competizioni, si stanno raccogliendo tutti i dati utili e facendo le possibili valutazioni per una duplice ragione: evitare di apportare modifiche impattanti al calendario scolastico, magari vedersi costretti ad anticipare l’inizio del nuovo anno o prolungandone la durata a giugno. Ma soprattutto l’obiettivo è alleggerire il traffico, sia via treno, che su gomma, che quello stradale, per raggiungere le due località turistiche, Bormio e Livigno, che ospitano le sfide olimpiche.
Un’altra ipotesi che si fa avanti, in particolare per le scuole superiori dell’Alta Valle, sarebbe, secondo fonti accreditate, una articolazione diversa delle lezioni limitatamente a quel periodo, con attività di Pcto (Percorsi delle competenze trasversali e dell’orientamento, ex alternanza scuola-lavoro) per le scuole secondarie di secondo grado di Bormio e attività di partecipazione agli eventi per le medie.
«Per ora non abbiamo ricevuto alcuna comunicazione ufficiale» dice dal polo liceale Città di Sondrio la dirigente Giovanna Bruno. «Quando ci daranno indicazioni in merito, le applicheremo». Anche dai vertici dell’istituto tecnico tecnologico la risposta è la stessa: «Non ho ricevuto nulla. Ho sentito solo voci, niente di più. Abbiamo un Comitato olimpico, un Ufficio scolastico regionale, un Ufficio scolastico territoriale: sapranno bene loro cosa è meglio per gli studenti, per le famiglie, per il territorio e per le scuole. In base a quanto sarà disposto agiremo».
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