
Cronaca / Sondrio e cintura
Giovedì 06 Febbraio 2025
Olimpiadi, Bertolaso: «Strutture moderne, nuove tecnologie e un modello organizzativo da applicare anche dopo i Giochi»
Guido Bertolaso, assessore regionale al Welfare di Regione Lombardia, ha presentato i servizi medici che saranno operativi durante i Giochi. Nuova strumentazione al Morelli, stazioni mediche a Bormio e Livigno. «Banco di prova per il nostro sistema sanitario»
Sondrio
Mancano 364 giorni ai Giochi olimpici di Milano-Cortina del 6-22 febbraio 2026 come ne mancano 392 ai Giochi paralimpici del 6-15 marzo successivo, e in Regione Lombardia è rullo di tamburi anche rispetto agli assetti dell’apparato di supporto medico-sanitario.
Di oggi la presentazione da parte di Guido Bertolaso, assessore regionale al Welfare, dei servizi medici che saranno operativi durante i giochi in base agli assetti approntati dal direttore sanitario olimpico per la Lombardia, Alberto Zoli, direttore generale dell’Asst Grande ospedale metropolitano Niguarda. Proprio il Niguarda sarà ospedale olimpico di riferimento affiancato dal presidio ospedaliero Morelli di Sondalo «per garantire interventi di alta complessità - assicurano da Regione Lombardia - grazie ad una rete ospedaliera potenziata con nuove strutture e tecnologie, in un’ottica di legacy per il sistema sanitario regionale». Tradotto, la strumentazione e le innovazioni che verranno introdotte al Morelli per garantire un supporto sanitario consono a tutta l’attività legata ai Giochi, in termini di soccorso agli atleti e agli spettatori che convergeranno sulle venue olimpiche di Bormio e di Livigno, resteranno sul territorio, al Morelli in primis, a beneficio della comunità locale e dei turisti che giungeranno in futuro.
Non sarà solo un intervento a spot, dedicato ai Giochi, ma ci saranno ricadute anche sulla sanità del futuro. Questo è quanto hanno detto Guido Bertolaso e Mario Melazzini, a inizio gennaio, quando sono giunti in visita a Sondrio e questo è quanto confermano ora. Ci sono, però, tutta una serie di implementazioni legate esclusivamente alla fase dei giochi quale, ad esempio, il potenziamento del servizio di elisoccorso con tre nuovi elicotteri che saranno operativi a Milano, a Bormio e a Livigno, con la creazione di una Centrale operativa olimpica al Niguarda per coordinare tutte le attività sanitarie legate ai Giochi. I servizi medici saranno operativi h 24 durante tutta la durata dell’evento così da assicurare un supporto continuo e di altissimo livello a tutti gli atleti e i visitatori.
Ogni sede di gara, nel caso nostro, Bormio e Livigno, avrà almeno due stazioni mediche, una dedicata agli atleti e una agli spettatori che forniranno accoglienza, trattamento e stabilizzazione dei pazienti con Policlinici olimpici istituiti nei villaggi olimpici di Milano, Bormio e Livigno. Strutture multidisciplinari che garantiranno servizi medici specializzati supportati da tecnologie avanzate come la telemedicina e la diagnostica per immagini. Ancora, le squadre di soccorso operative nelle sedi competitive e non, saranno formate da medici ed infermieri esperti in tecniche di rianimazione avanzata, oltre a tecnici soccorritori del sistema sanitario regionale e a volontari altamente formati. Allo scopo verranno contrattualizzate figure mediche e sanitarie con selezioni condotte sulla base di criteri rigorosi tra cui la professione, la specializzazione, le conoscenze e capacità certificate, la disponibilità e le necessità specifiche. Le candidature saranno aperte dal prossimo mese di marzo, con l’inizio della formazione dei primi selezionati previsto per ottobre 2025 e i bandi di reclutamento saranno pubblicati sul sito dell’ospedale Niguarda.
«I Giochi olimpici costituiscono un banco di prova per il nostro sistema sanitario - dice Bertolaso -, l’implementazione dei servizi per Milano-Cortina offrirà un’opportunità unica di innovazione e potenziamento delle infrastrutture sanitarie regionali con un’eredità importante: strutture moderne, nuove tecnologie e un modello organizzativo da applicare anche dopo i Giochi».
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