Cronaca / Sondrio e cintura
Giovedì 04 Novembre 2021
«Olimpiadi 2026
Numeri colossali
Opportunità unica»
Il tour Gli incontri della Regione nei luoghi dei Giochi
«Portata enorme, dobbiamo lavorare tutti assieme»
Una platea potenziale di due miliardi di contatti, un incremento medio del turismo post evento nelle località interessate che oscilla tra l’8,5 e il 9%, con casi come quello di Vancouver, in cui l’aumento è arrivato fino al 30% e la sola cerimonia inaugurale di Torino 2006 che ha fatto registrare un incasso di quasi 14 milioni di euro. Oltre alle 2.700 persone pagate e ai 18mila volontari provenienti da tutto il mondo impiegati sempre a Torino.
Le cifre
Sono solo alcuni dei numeri sciorinati ieri durante il tour nei territori olimpici (prima Bormio e poi Sondrio), promosso dalla Regione, per dimostrare la portata dell’evento in programma nel 2026 e per raccogliere suggerimenti e stimoli dai portatori d’interesse - «perché si deve lavorare tutti insieme per questa che è un’opportunità unica» dice l’assessore regionale, Massimo Sertori - utili nella stesura del piano socio economico che accompagna l’organizzazione dei Giochi. Strumento di co-progettazione del futuro dei territori.
«Le Olimpiadi di Milano- Cortina - sostiene Sertori - avranno dimensioni colossali, come valtellinesi abbiamo una grande responsabilità. Sarà una vetrina globale e dovremo fare bella figura. Massimizzare le potenzialità che un evento del genere avrà sul territorio è uno dei nostri obiettivi. Per questo siamo qui per ascoltare le aree coinvolte».
Smart land
«Le Olimpiadi - ha detto il presidente lombardo Attilio Fontana davanti ad una sala Succetti piena e attenta - devono essere la rappresentazione delle bellezze del territorio, ma anche esempio di efficienza ed efficacia. Devono essere l’occasione per declinare la sostenibilità in ambito ambientale, sociale ed economico. In tutti i territori della Lombardia ci devono essere le stesse condizioni. Vogliamo che la nostra regione diventi una grande smart land e questa è l’occasione per accelerare questo tipo di progettazione. Le capacità organizzative della Valtellina unite alle sue bellezze naturali sono il miglior mezzo per attrarre, in futuro, milioni di turisti».
Ma perché il territorio sia capace di accogliere il movimento che l’evento internazionale lascerà come eredità, è necessario intervenire fin da subito sul numero dei posti letto che deve essere adeguato, sui collegamenti fisici e digitali, perché chi verrà soprattutto dai Paesi stranieri sarà interessato a quel che troverà come offerta turistica.
«Bisogna lavorare sull’asse Milano - Lario - Valtellina - ha detto Sertori – che dovrà essere anche contaminazione e scambio culturale: è importante che, ad esempio, il grande piano organizzativo che intendiamo predisporre sia condiviso dal basso nei diversi incontri, fino al capoluogo di regione. Arriveremo a Milano con tutti i sindaci dei territori perché Milano, divenuta grande città turistica, la terza città italiana nel mondo, ha un potenziale importante da intercettare sotto il profilo turistico. Lo scambio di flussi dovrà interessare anche la Valtellina con i suoi prodotti. Ma porteremo a termine questo obiettivo solo se lo costruiremo insieme».
«Vorrei che Milano e la Valtellina - ha detto il sottosegretario, Antonio Rossi - vivessero l’entusiasmo e la passione che i Giochi creano. Ci saranno mille ore di diretta tv, 1.130 paesi collegati. Avremo gli occhi puntanti addosso. Abbiamo una grande responsabilità, i fondi per i collegamenti arriveranno da fonti diverse, alcuni messi a disposizione dal ministero del Turismo oltre che da Regione Lombardia. Come Regione andiamo avanti con i grandi eventi anche estivi perché crediamo davvero che lo sport possa portare tanto turismo».
Il primo esempio saranno i Winter world games che nell’ultima edizione hanno coinvolto 3.200 atleti e che nel 2024 approderanno in provincia di Sondrio.
«Sarà importante coinvolgere le persone - ha concluso Rossi -: chi lavorerà per i Giochi avrà un’opportunità occupazionale anche dopo l’evento portando il nome della Valtellina e della Lombardia nel mondo. Sarà una delle legacy più importanti».
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