
Cronaca / Sondrio e cintura
Venerdì 28 Marzo 2025
Nuovo ecografo all’ospedale di Sondrio grazie alla donazione di Auser con Fondazione Pro Valtellina e Bim
Il nuovo dispositivo consentirà di effettuare esami specialistici evitando ai pazienti viaggi fuori provincia
Sondrio
Tecnologicamente avanzato, efficace ed espandibile, il Digital Mobile Adavanced è una stazione proctologica, oggi in uso alla Chirurgia dell’Ospedale di Sondrio, che consente di effettuare esami specialistici evitando ai pazienti viaggi fuori provincia. Il nuovo dispositivo, donato da Auser con Fondazione Pro Valtellina e Bim quali sostenitori, mette a disposizione del proctologo un sistema diagnostico unico per la realizzazione di tutte le principali operazioni diagnostiche nell’ambito di una specialità che, negli ultimi anni, ha visto crescere in maniera significativa la domanda di prestazioni.
Mercoledì scorso, l’ecografo è stato presentato ai donatori. È stato il direttore della Chirurgia Alessandro Longhini a illustrare il suo utilizzo con i membri della sua équipe: Alessandro Spolini, responsabile della Chirurgia endoscopica e laparoscopica, Guglielmo Clarizia e Michele Paterno, specializzando arrivato a Sondrio nell’ambito della collaborazione con l’Ospedale Niguarda.
La patologia colo-proctologica riguarda sia problematiche di natura benigna che maligna della porzione del tratto colo-rettale, che hanno un impatto significativo sulla qualità della vita delle persone che ne sono affette e che necessitano di un accurato e specifico iter per arrivare alla diagnosi e dunque alla formulazione di un’adeguata terapia medica o chirurgica.
L’ecografo e manometro digitale portatile migliora ulteriormente l’offerta dell’Ospedale di Sondrio, dove è operativo un ambulatorio specialistico dedicato, con un’équipe chirurgica specializzata nel trattamento delle problematiche che interessano la porzione del tratto colo-rettale. Il servizio offerto è rappresentato dalla presa in carico del paziente dalla visita specialistica fino all’intervento chirurgico, quando se ne evidenzia la necessità. Grazie al nuovo dispositivo, i pazienti non sono più costretti a recarsi fuori provincia per eseguire metodiche diagnostiche specifiche, quali l’ecografia endoanale e la manometri ano-rettale, come accadeva in passato.

Il direttore generale Ida Ramponi, presente con il direttore sanitario Anna Maria Maestroni, ha espresso ad Auser, Fondazione Pro Valtellina e Bim il ringraziamento dell’azienda: «Vi siamo grati per la vostra vicinanza e per questa donazione che ci ha consentito di dotare la chirurgia di una strumentazione importante. I bisogni sono tanti e noi siamo attenti a recepirli facendo necessariamente delle scelte poiché l’evoluzione tecnologica richiede implementazioni continue. Grazie ai voi e all’aiuto del territorio possiamo fornire risposte efficaci ai cittadini».
Come ha spiegato Fabio Colombera, la donazione è stata formalizzata da Auser grazie ai contributi garantiti da Fondazione Pro Valtellina e Bim: una rete tra organismi a beneficio della sanità provinciale e di tutti i cittadini. Carla Ghilotti, componente del Comitato esecutivo della fondazione comunitaria, ha rinnovato la vicinanza all’Asst Valtellina e Alto Lario, che negli anni si è concretizzata in diverse donazioni, e ringraziato la dirigenza e gli operatori sanitari per lo sforzo profuso per garantire il miglior servizio agli utenti. Fernando Baruffi, vicepresidente del Bim, ha riportato la soddisfazione del Consorzio, che riunisce i 77 Comuni della provincia, nell’essere d’aiuto alla sanità e quindi alla comunità locale, utilizzando come meglio non si potrebbe i fondi a disposizione.
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