Cronaca / Sondrio e cintura
Venerdì 08 Luglio 2016
Nuovi disagi sulla tratta Milano-Tirano
«Un guasto e problemi su tutta la linea»
Cancellazioni, ritardi e variazioni, gli ultimi due giorni non sono stati semplici. I sindacati: «Bisognerebbe far partire convogli sostitutivi per ridurre gli effetti negativi».
Erano appena stati impegnati a un tavolo sul trasporto pubblico locale a Monza. Ma quando i ferrovieri della Cgil sono andati alla stazione per prendere il treno e tornare in Valtellina sono rimasti a piedi e hanno dovuto fare i conti con ritardi e disagi. Gli ultimi due giorni non sono stati semplici per la linea ferroviaria Milano-Tirano. Per citare una cartina tornasole della situazione, dalla mattinata di mercoledì diciassette avvisi fino alle 12.30 di ieri hanno segnalato su Twitter la presenza di situazioni critiche dovute a guasti, cancellazioni e variazioni di corse.
«Mercoledì abbiamo incontrato i dirigenti di Trenord e Trenitalia e abbiamo riconosciuto che, in generale, ci sono stati dei miglioramenti nel servizio da Milano a Tirano e sulla Colico-Chiavenna negli ultimi due anni», premette Giorgio Nana, segretario della Filt-Cgil di Sondrio. All’incontro promosso dalla Cgil, tra gli altri, erano presenti Barbara Morgante – ad di Trenitalia -, Cinzia Farisè - numero uno di Trenord e Marco Terranova, responsabile di Italia Sbb Cargo.
«Purtroppo subito dopo la tavola rotonda del pomeriggio, che ha consentito di affrontare varie tematiche rilevanti per il settore dei trasporti a livello regionale, ci siamo trovati a fare i conti con le criticità del servizio – racconta Nana -. I primi problemi si sono verificati a Poggiridenti e sono andati a ricadere su tutta la linea, da Milano a Tirano. Ci chiediamo come sia possibile non trovare una soluzione facendo partire subito dopo la segnalazione del guasto un convoglio sostitutivo dal capoluogo lombardo, per non provocare disagi a catena».
Nana riconosce che in caso di cancellazione di un treno spesso c’è una corsa un’ora dopo. «Ma se quattrocento persone devono restare ferme in stazione, poi saranno in ottocento a dover salire su un solo convoglio. I problemi sono evidenti. E non possiamo dimenticare i disagi che vanno a colpire i viaggiatori che non si fermano nelle stazioni dei capoluoghi di mandamento, ad esempio Morbegno, Sondrio o Tirano, ma proseguono con i bus verso le valli laterali o l’Alta Valtellina. Per loro, e spesso si tratta di stranieri, i disagi sono elevati».
Ma c’è un altro problema rilevante, che si ripropone periodicamente alla stazione di Sondrio. «Dalla fine di Expo si sono ripresentate le difficoltà relative all’approvvigionamento di acqua sui treni. I risultati sono sotto gli occhi di tutti, sia per il lavoro dei lavoratori che si occupano della pulizia, sia dal punto di vista dei servizi igienici. Abbiamo effettuato delle verifiche su alcuni treni e dai rubinetti non è arrivata acqua. Non è un servizio adeguato per una linea che trasporta, oltre ai lavoratori e agli studenti valtellinesi, i turisti diretti verso le nostre località montane e il trenino rosso del Bernina patrimonio dell’Unesco».
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