Cronaca / Sondrio e cintura
Sabato 01 Settembre 2018
«Nove treni e più personale di bordo»
Un autunno di novità in Lombardia
Accordo Regione-Fs: il presidente Fontana: «Finalmente risposte concrete, un buon inizio». L’ad Battisti: «Stiamo lavorando per mettere al centro e garantire viaggi migliori ai pendolari».
Nove treni già dal prossimo mese di ottobre e 25 nel corso del 2019. Passaggio alla Lombardia di 20 addetti tra macchinisti e personale di bordo sempre a partire dal mese di ottobre. È questa la proposta formulata da Ferrovie dello Stato a Regione Lombardia nell’ambito dell’incontro di ieri, a Palazzo Lombardia, tra l’amministratore delegato Fs, Gianfranco Battisti, e il presidente Attilio Fontana.
«Sono soddisfatto - ha commentato il presidente Fontana - che le nostre richieste per fronteggiare l’emergenza del trasporto ferroviario siano state accolte, anche se la proposta dovrà essere ancora valutata tecnicamente da Regione e Fnm. Ringrazio il Governo che, attraverso Fs, ha dato finalmente una risposta concreta alle esigenze della Lombardia». Per quanto riguarda la governance, Fontana ha sottolineato la piena condivisione con Fs di dare una concreta e autonoma operatività all’amministratore delegato di Trenord che sarà nominato tra 15 giorni, al fine di offrire al nuovo management tutte le leve operative utili al cambio di rotta.
«È stata riconosciuta la necessità - ha proseguito Fontana - di modificare la situazione attuale che pregiudica l’operatività della società. I passi si devono fare gradualmente - ha concluso il presidente - reputo positivo che il grido d’allarme che da tempo stavo sollevando, in questo caso sia stato raccolto. È un buon inizio, vedremo se ci sarà necessità di avanzare ulteriori richieste, ma la strada intrapresa è quella giusta». Ai 34 treni messi a disposizione da Fs vanno aggiunti, sempre per il 2019, altri 15 treni nuovi, che usciranno dalle officine di Pistoia. «L’impegno di tutto il Gruppo Fs Italiane - ha sottolineato Gianfranco Battisti - è rimettere al centro delle nostre attività i viaggiatori pendolari. L’accordo che abbiamo annunciato con Regione Lombardia va in questa direzione, in coerenza con le indicazioni del ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti. Siamo pronti a fornire a Trenord 34 treni entro il 2019, insieme a 20 addetti, fra macchinisti e personale di bordo, per iniziare a risolvere le carenze del trasporto ferroviario lombardo che riveste un ruolo centrale per il Paese. Stiamo lavorando per garantire a tutti i clienti pendolari italiani, nel più breve tempo possibile, una migliore qualità del viaggio, grazie anche all’arrivo dei nuovi treni regionali a partire dalla primavera del 2019».
L’accordo annunciato ieri prevede anche sinergie di lavoro fra le sale operative Trenord e Trenitalia per un modello di offerta nuovo più rispondente ai bisogni della clientela, il supporto operativo di Trenitalia nella gestione dell’offerta coerentemente ai picchi della domanda, interventi sui cicli della manutenzione anche ai fini del miglioramento della sicurezza del servizio.
«Nove treni usati e venti tra macchinisti e capitreno a fine ottobre non risolveranno nulla. La riunione tra Fontana e Battisti doveva essere risolutiva e invece ha partorito poco e niente». In questi termini i consiglieri regionali del Pd, Fabio Pizzul (capogruppo) e Pietro Bussolati, commentano l’esito dell’incontro tra il governatore della Lombardia Attilio Fontana e il nuovo ad di Trenord Gianfranco Battisti. «Rimane tutto com’è - criticano Pizzul e Bussolati - sia sulla governance di Trenord, dove ogni decisione è rimandata di almeno sei mesi, sia su flotta e personale, con buona pace del ministro Toninelli che ieri aveva annunciato grandi novità per i pendolari». Per gli esponenti del Pd lombardo «gli unici investimenti futuri di cui si parla sono già stati preventivati da Delrio e Gentiloni e non risolvono la grave crisi che inizierà già dai primi di settembre. La stagione del cambiamento si sta dimostrando per quello che è, un cumulo di gran chiacchiere»:
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