Nominato vescovo don Giorgio Barbetta
Dalla Valtellina al Perù in aiuto ai poveri

È arrivata giovedì dalla Santa Sede la comunicazione al sacerdote di Berbenno. Nato nel 1971, attratto dal compaesano don Ugo De Censi, sarà impegnato nella diocesi di Huarì.

Dalla Valtellina al Perù per servire i poveri, secondo lo stile dell’Operazione Mato Grosso e…per diventare vescovo. È la storia di don Giorgio Barbetta, nato il 1° settembre 1971 e cresciuto a Berbenno. Attratto dal carisma del suo compaesano don Ugo De Censi, da ragazzo ha vissuto diverse esperienze con il movimento missionario, impegnato a favore dei poveri in diverse zone dell’America Latina e ha scelto di diventare prete. Ora, con la nomina comunicata dalla Santa Sede giovedì, ha scelto anche di accettare la decisione di papa Francesco di eleggerlo vescovo ausiliare della diocesi di Huarì, nel cui territorio si trova la cittadina di Chacas, di cui fu parroco padre De Censi e dove si trova dallo scorso anno la sua sepoltura. La scelta del Papa è stata comunicata a don Giorgio lunedì 2 dicembre, proprio quando a Chacas si celebrava il primo anniversario della morte di don Ugo De Censi, segno di un riconoscimento anche da parte della Santa Sede all’Operazione Mato Grosso.

Don Giorgio, che a Berbenno ha ancora i propri familiari, ha compiuto gli studi teologici e la formazione al sacerdozio nel Seminario regionale Pio XI di Assisi, venendo ordinato prete il 20 settembre 1998 per la diocesi di Gubbio. Un percorso comune a quello di altri preti legati all’Operazione Mato Grosso, ordinati nella Chiesa eugubina per il legame del movimento con l’allora vescovo Pietro Bottaccioli.

Dopo i primi anni di ministero come parroco in provincia di Perugia, a Scheggia e Pascelupo - dove gli è succeduto un altro prete valtellinese legato all’Omg, il sondriese don Gaetano Bonomi Boseggia -, don Giorgio ha iniziato il suo servizio come “fidei donum” nella Diocesi di Huarí.

Dal 2001 al 2002 ha guidato la parrocchia di Piscobamba, nello stesso distretto di Ancash dove si trova anche Chacas. Nella stessa zona della Cordigliera Bianca dal 2003 al 2007 don Giorgio è stato collaboratore della parrocchia di Shilla, prima di essere nominato rettore del Seminario diocesano Señor de Pomallucay. Qui ha trovato il delebiese don Massimo Mattarucchi, che ha accompagnato nell’ultimo tratto di formazione, fino all’ordinazione sacerdotale il 5 settembre 2009. Ora don Giorgio da vescovo ausiliare collaborerà nel governo pastorale della diocesi con l’ordinario, monsignor Ivo Baldi Gaburri, un altro italiano che dal 2008 è il primo vescovo di Huarí, dopo che il territorio è stato elevato al rango di Diocesi da papa Benedetto XVI, dopo cinquant’anni dalla costituzione della prelatura territoriale per volontà di Pio XII.

Come a tutti i vescovi ai quali non è stata affidata la cura di una diocesi esistente, in quanto ausiliare di Huarí, a don Giorgio, è stato assegnato il titolo di una diocesi - presa tra quelle esistenti nei secoli passati e ora soppresse -. Si tratta di quella di Isola, che dal secolo XI e fino a 200 anni fa comprendeva l’odierna città di Isola di Capo Rizzuto nella provincia calabra di Crotone.

La data dell’ordinazione episcopale di don Giorgio non è ancora stata decisa, ma è probabile che prima che questa avvenga, faccia ritorno in Italia anche per una visita ai suoi familiari.

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