Natale asciutto e non troppo freddo
Fino a martedì

L’espertoNuvolosità variabile senza precipitazioni. Temperature a fondovalle tra 0 e 10 gradi massimi. Poi tornerà il freddo, ma per ora niente neve o pioggia

Natale sotto la neve? Sarebbe un sogno, ma quest’anno non c’è da aspettarselo, né in città, né in alta montagna. Del resto, infatti, «siamo alle prese con un anticiclone esteso dall’Africa settentrionale verso il Mediterraneo. La posizione molto a nord di questa alta pressione non permette alle perturbazioni atlantiche di entrare nel nostro Paese: scorrono a latitudini elevate, mentre noi restiamo esclusi».

Ci descrive l’attuale situazione meteorologica del nostro Paese Matteo Zanetti, esperto previsore di Arpa Lombardia. «L’alta pressione è caratterizzata da un’elevata umidità negli strati bassi, oltre alle correnti miti in quota. Così si spiega il rialzo delle temperature di questi giorni, accostato a una stabilità atmosferica elevata».

Cambiamento

Al momento, in particolare, in provincia di Sondrio «possiamo parlare di una nuvolosità variabile: fino a Santo Stefano rimarrà così, salvo qualche raggio di sole in più nella giornata di Natale», ossia già domani.

Come detto, «almeno sino a mercoledì non sono previste precipitazioni. Farà eccezione l’area di confine dell’Alta Valtellina: qui, oltre i 2.000 metri, si potrà avere qualche fugace nevicata o, comunque, un po’ di pioggia», ci spiega sempre Zanetti.

Capitolo temperature. Ieri pomeriggio in città la stazione meteo di Arpa Lombardia posizionata alla Fondazione Fojanini parlava di otto gradi. «E così – prosegue il meteorologo – sarà in generale anche nei prossimi giorni. A Natale avremo, come massima, 12 gradi a Sondrio». Complessivamente, per quanto riguarda il capoluogo, «fino al 26 il termometro oscillerà tra 0 e 10°C. Non possiamo parlare, insomma, di freddo eccessivo».

Qualcosa, tuttavia, «cambierà da martedì in avanti, con un calo delle temperature e, di conseguenza, un ritorno entro i valori più consoni per il periodo». A livello di precipitazioni, invece, «sul lungo termine non ci sono segnali particolari che facciano presagire piogge o nevicate abbondanti», ci conferma Zanetti. «Teniamo a mente, comunque, che d’inverno oltre i cinque giorni le previsioni hanno un notevole margine d’incertezza».

Dall’inizio del mese a oggi, in città, si sono accumulati complessivamente 44 mm di acqua piovana. «La media è di 55, il che significa che non siamo troppo sotto i valori “normali” del periodo». Il 2022, in ogni caso, si chiuderà «in rosso: in fondo, anche se piovesse ininterrottamente da qui alla fine di dicembre, difficilmente riusciremmo a colmare il deficit accumulato via via col passare dei mesi, è questa la realtà dei fatti».

Lungo termine

Viene spontaneo, a questo punto, chiedere al meteorologo quale potrebbe essere il più bel regalo da trovare domani sotto l’albero in vista del 2023. «Il mio auspicio – ci confida – per la prossima stagione primaverile è di un ritorno alla normalità, con precipitazioni più in linea con le medie storiche. Davvero, i mesi invernali e il periodo da marzo a maggio sono fondamentali per tutto il resto dell’anno: senza nevicate e piogge stagionali, specie in alta montagna, abbiamo visto tutti come va a finire».

Ecco perché «l’augurio è che in Valtellina nevichi tanto: sarebbe prezioso per gli impianti sciistici, naturalmente, e, in generali, per le valli e per la pianura. Avere un buon serbatoio, al termine dell’inverno e della primavera, è importantissimo».

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