Cronaca / Sondrio e cintura
Domenica 20 Novembre 2016
Museo etnografico
«A rischio chiusura
senza convenzione»
Il 31 dicembre scade l’accordo con il Comune
Potrebbe chiudere il 31 dicembre il Museo etnografico tiranese, fondato da Bruno Ciapponi Landi e da Mauro Rovaris, grazie all’aiuto di padre Camillo De Piaz, di Ivan Fassin, Roberto Togni, Giovanni Bettini, Elio Bertolina e altri.
Il motivo sta nel mancato rinnovo della convenzione fra Centro di iniziativa culturale (Cig), gestore del museo, e Comune, in scadenza a fine anno con la quale l’amministrazione comunale assicura sede e spese per 30mila euro. Questo quanto viene dichiarato dal Cig stesso.
«Le avvisaglie delle intenzioni della nuova amministrazione comunale succeduta a quella in cui uno dei fondatori del museo (Ciapponi Landi, nda) ha ricoperto per dieci anni l’incarico di assessore all’Istruzione e Cultura – afferma il Cig, diretto da Mauro Rovaris - si sono preannunciate quando il Comune ha lasciato che scadesse la convenzione che regola i rapporti col museo, senza neppure rispondere alla lettera di sollecito inviata da Cig il 24 novembre 2015, così come non ha ritenuto suo dovere rispondere al sollecito del 29 marzo successivo. Già al primo incontro per il rinnovo della convenzione l’amministrazione si è dimostrata disinformata e ostile, tanto da indurre il direttore ad abbandonare la delegazione».
La cronistoria
A fine maggio, in vista dell’apertura quotidiana del museo nei mesi da giugno a settembre, è stata firmata una nuova convenzione (con 31dicembre 2016) fra le cui clausole era previsto un tavolo per la ricerca della nuova formula di gestione del museo, posta «l’indisponibilità del Cig a continuare in questo clima la gestione, a seguito delle critiche sollevate dal Comune alla gestione stessa, degli inaccettabili tentativi di interferenza politica e della stessa richiesta di rinnovamento e discontinuità avanzata dal Comune - prosegue -. Il Cig ha fatto presente la sua disponibilità a lasciare al Comune la gestione del museo, a donare la collezione al Comune o all’istituzione che ne garantisca la gestione secondo le norme vigenti, a continuare nella gestione alle condizioni previste nella convenzione scaduta al 31 dicembre 2015, per il tempo necessario al Comune per la individuazione della nuova formula di gestione. Il tavolo è stato convocato dall’assessore Sonia Bombardieri, senza ordine del giorno e senza proposte, una sola volta a settembre e l’amministrazione non ha ritenuto né di rispondere alle lettere né di fare conoscere la propria posizione costringendo il Cig alla chiusura del museo a decorrere dalla fine dell’anno».
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