Cronaca / Sondrio e cintura
Martedì 23 Gennaio 2018
Multe, addio al balzello delle notifiche:
ora basta la mail certificata
Le contravvenzioni viaggeranno per posta elettronica, con risparmi fino a 18 euro. Enti locali e forze dell’ordine obbligati a spedire via Pec.
La rivoluzione digitale entra a piedi pari nella pubblica amministrazione e anche la multa, quel bollettino postale allegato a un verbale di infrazione al codice della strada, si adegua e cambia pelle, o meglio si smaterializza, per assumere le forme solo virtuali di una mail. Non più carte, ma un semplice invio diretto sul pc di casa o addirittura sul telefonino al proprio domicilio digitale, di recente istituito anche per le persone fisiche: basterà avere una “pec”, la posta elettronica certificata, già obbligatoria per alcune categorie di professionisti.
Addio dunque alle raccomandate per notificare l’atto, che il postino non lascia a casa perché non ci trova e che l’ufficio postale ti consegna dopo giorni e previa coda allo sportello. La novità è pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale e contiene anche l’obbligo per i corpi di polizia che emettono la multa di cercare l’indirizzo di “pec” dell'automobilista sanzionato «nei pubblici elenchi cui abbiano accesso».
«Lo scopo è quello di eliminare il percorso tradizionale di notifica, che comporta dei costi, tutti a carico dell’automobilista» spiega l’avvocato amministrativista comasco Mario Lavatelli, presidente dell’Acus, l’Associazione civica degli utenti della strada. «Sotto questo aspetto - aggiunge - per i consumatori è un vantaggio reale, perché non saranno tenuti a sostenere cifre fino a 18 euro del costo di notifica di ogni singolo atto, e perché la notifica immediata della sanzione lascerà inalterati i giorni a disposizione per poterla pagare in forma ridotta, eliminando tutti i rischi legati all’invio per posta». Il decreto prevede anche che in prima battuta, al momento di contestare l’infrazione, gli operanti chiedano all’automobilista di fornire un indirizzo di posta pec valido: «È chiaro che è sua convenienza darlo, proprio per evitare di pagare i costi aggiuntivi di una notifica cartacea». Non solo: «Nel caso in cui si è in possesso di una pec, e si riceve invece la multa su carta, si possono contestare i costi della notifica e, ma solo in via ipotetica, invocare anche la nullità dell’atto stesso, per difetto di notifica».
La mail che si riceverà sulla pec avrà come oggetto “Atto amministrativo relativo ad una sanzione amministrativa prevista dal Codice della strada”. Elementi obbligatori del documento sono anche il nome e l’indirizzo dell’ufficio scrivente, compreso quello del funzionario responsabile del procedimento, l’indirizzo e il telefono dell’ufficio dove accedere al fascicolo relativo, l’elenco pubblico dal quale è stato ricavato l’indirizzo di “pec”, una copia in immagine del verbale, e tutte le informazioni utili per esercitare il diritto di difesa. Attenzione: trattandosi di “pec”, la notifica dell'atto si darà per eseguita al momento dell’invio da parte della polizia, senza tenere conto se la mail venga effettivamente aperta e consultata.
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