Cronaca / Sondrio e cintura
Giovedì 06 Agosto 2020
Morelli, parla la Lega
«Stop livori personali
E ora abbassate i toni»
Sulla sanità documento di Fabrizio Turba. Il commissario provinciale attacca il Comitato e Crosio. «Troppa disinformazione, la gente è preoccupata»
Non si placano le polemiche attorno all’ospedale Morelli di Sondalo, e in attesa della manifestazione in programma domenica interviene sulla questione il commissario della Lega valtellinese e sottosegretario di Regione Lombardia, Fabrizio Turba.
«Si è creata troppa disinformazione che sta generando insicurezza e preoccupazione nei cittadini – afferma Turba -. L’ospedale Morelli in realtà ha già ripristinato gran parte dell’operatività dei suoi reparti, sono attivi, ad esempio, dal 13 maggio 12 posti letto di Riabilitazione specialistica ortopedica, poi ampliati a 19 il 10 giugno. A inizio giugno è stato riaperto il blocco operatorio con due sale ordinarie e una per l’urgenza, inoltre sono stati riaperti 30 posti letto di area chirurgica per le specialità di Ortopedia, Chirurgia generale, Neurochirurgia della colonna vertebrale, Ginecologia. L’8 giugno riapertura di Pneumologia e Riabilitazione pneumologia (Utir). Il primo luglio è stato riaperto il Punto nascita con 14 posti letto. Il 6 luglio è stata effettuata la riapertura di 10 posti letto di Riabilitazione specialistica neuroriabilitazione e Unità spinale. A fine luglio è stata effettuata la riapertura di ulteriori 10 posti letto di area chirurgica e la completa riapertura dei posti letto di Riabilitazione specialistica Neuroriabilitazione e Unità spinale. Gli altri eeparti di Sondalo (Medicina, Tisiologia, Unità Spinale) sono sempre stati aperti anche nel periodo pandemico, ad esclusione dei posti letto di sub-acuti, che saranno riattivati in questi giorni. Rimangono ancora attivi, in questa seconda fase, al quarto piano del primo padiglione posti letto Covid e al piano terra i posti letto Obi».
Infine, il commissario Fabrizio Turba lancia una frecciatina all’ex parlamentare Jonny Crosio, pur senza mai nominarlo. Il riferimento, però, è decisamente chiaro. «Voglio evidenziare ad alcuni militanti leghisti – conclude - che il movimento sul territorio ha sempre operato per il bene dei cittadini e invita a lasciare da parte livori personali nei confronti dell’assessore regionale Massimo Sertori, in quanto non è causa del mancato perpetuare dei loro incarichi politici remunerati».
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