Cronaca / Sondrio e cintura
Mercoledì 08 Marzo 2023
Mondiali di rafting alla Sassella. In 600 da 30 nazioni. Vetrina per la città
Presentazione Adda, le gare dal 26 giugno al 2 luglio Nel Parco Bartesaghi il villaggio per atleti e tecnici «Il clou nel tratto di fiume davanti alla Sassella»
I terrazzamenti con i percorsi di mezza costa e le montagne più alte con tutte le possibilità che contemplano, l’offerta di Sondrio vuole guardare con più attenzione anche al fondovalle e, in particolare, al suo fiume, l’Adda.
L’appuntamento
Primo banco di prova di un turismo che cerca di risponde alle esigenze di vivere la natura a tutto tondo, sfruttando anche il volano sportivo, saranno i Mondiali di rafting che si svolgeranno nelle acque del capoluogo dal 26 giugno al 2 luglio e che coinvolgeranno l’intera città: dalla piazza Garibaldi con la cerimonia di inaugurazione con tanto di sfilata delle squadre al Mallero, illuminato per l’occasione come fu nel 2014, dal parco Bartesaghi, punto di partenza delle gare e cuore dell’ospitalità di atleti e squadre fino, naturalmente al fiume su cui si contenderanno le medaglie.
Un evento che riporta l’Adda ai fasti del 2014, quando a Piateda si svolsero i Mondiali di canoa, fortemente voluto da Benedetto Del Zoppo, presidente non solo di Indomita river, ma della Federazione Firaf che in Francia ha combattuto contro la rivalità dell’Argentina per avere le gare a Sondrio.
«Ho voluto i Mondiali perché credo fermamente nelle potenzialità del nostro fiume» dice Del Zoppo che sciorina un po’ di dati: le gare, cui al momento sono iscritte più di 30 Nazioni, porteranno in città 350 atleti, oltre agli addetti per un totale di circa seicento persone. Per loro sarà allestito un villaggio al parco Bartesaghi grazie alla collaborazione della Protezione civile con blocco spogliatoi, bagni e cucina.
«Ospitarli a Sondrio sarebbe stato impossibile - sottolinea Del Zoppo - quindi ci siamo inventati questa cosa che è stata fatta in Francia due anni fa e ha funzionato perché gli atleti vivono vicino al fiume che è il loro elemento. Predisporre il villaggio al parco significa anche valorizzare questa area verde, una location perfetta».
Il teatro delle competizioni
In riva all’Adda seicento persone dormiranno e mangeranno per tutta la durata dei Mondiali le cui gare, oltre che a Sondrio si svolgeranno anche a Piateda. «Il clou sarà comunque nel tratto di fiume del capoluogo davanti alla Sassella dove verrà realizzato il campo slalom» aggiunge Del Zoppo. Quattrocento metri di percorso circa in cui saranno inseriti sei grossi massi da scogliera, i cosiddetti “pennelli”, capaci di creare le correnti contrarie utili allo svolgimento della gara. Per l’allestimento il Comune di Sondrio ha portato avanti tutti i confronti necessari con l’Ufficio territoriale regionale e l’Unione pesca sportiva «che - dice l’assessore comunale all’Ambiente, Carlo Mazza - ha dato non solo l’assenso, ma anche apprezzato l’intervento positivo per la fauna ittica», e ottenuto 200mila euro dall’Aqst. Ad oggi mancano soltanto le ultime autorizzazioni prima di poter partire con i lavori che richiederanno una sessantina di giorni.
Un passo avanti per dar valore al parco Bartesaghi e all’Adda «che - dice Mazza - è particolare e offre moltissimo, ma che non abbiamo ancora valorizzato a sufficienza».
«Con i Mondiali e questo intervento propedeutico riusciamo a dare avvio alla stagione di promozione vera del fiume - aggiunge -. Un primo step c’è stato con il sentiero Valtellina che lo costeggia tutto anche se va sistemato, promosso e attrezzato, ma sull’Adda bisogna fare di più perché finora questo aspetto è stato lasciato solo alla buona volontà di Benedetto Del Zoppo con la sua Indomita».
Diecimila utenti
Un’attività che ogni anno porta in Valtellina diecimila utenti, grazie all’alta specializzazione del personale dell’Indomita che è tutto formato e brevettato dalle varie Federazioni italiane di riferimento e che propone sport come rafting, hydrospeed, kayak e canoa.
Dopo i Mondiali il Comune intende valutare anche i possibili collegamenti – l’idea è quella di un tunnel - tra l’area del parco Bartesaghi e quella della Castellina dove ci sono i campi del rugby e del calcio, ma anche i sentieri verso le frazioni per collegare direttamente il fiume ai terrazzamenti.
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