Cronaca / Sondrio e cintura
Mercoledì 31 Gennaio 2018
Michele, addio tra dolore e domande
Tragedia in via Piazzi a Sondrio: commozione ai funerali del giovane padre di famiglia che ha perso la vita in moto. La sorella: «L’ambulanza è arrivata sul posto soltanto 23 minuti dopo». Areu: «I tempi sono stati rispettati».
Difficile accettare la scomparsa di uno uomo di 33 anni, marito e padre di due bambine ancora piccole. Difficile, se non proprio impossibile. Per il funerale di Michele Gianesini la chiesa Collegiata, ieri pomeriggio, era pienissima. E il sentimento prevalente, oltre al dolore, era l’istintiva incredulità nei confronti di una tragedia tanto improvvisa quanto difficile da spiegare.
L’uomo ha perso la vita sabato sera per una caduta in moto in pieno centro, davanti alla Camera di commercio di via Piazzi. La Polizia stradale sta indagando per capire quali siano i fattori che hanno portato al violentissimo impatto contro la fioriera in ferro. Dal canto loro, anche i parenti vogliono vederci chiaro e accertare se veramente i soccorsi sono stati gestiti con la massima efficienza possibile.
«A me risulta che l’ambulanza sia arrivata sul posto soltanto 23 minuti dopo l’incidente - si sfoga Gloria Gianesini, sorella di Michele -. Non solo, ma sembra che la persona che ha allertato i soccorsi abbia fatto tre chiamate in tutto per chiedere di fare più in fretta, viste le condizioni disperate di mio fratello. Per tutta risposta la terza volta si è sentito minacciare di querela dalla persona al centralino. Su questo voglio andare a fondo. Forse non sarebbe servito a niente lo stesso, ma mi sembra ovvio che in una situazione del genere ogni secondo è prezioso».
Radicalmente opposta la versione di Areu, l’Azienda Regionale di Emergenza e Urgenza. «È tutto registrato - fanno sapere dall’Azienda - e i tempi sono stati inferiori ai cinque minuti, quattro e mezzo per l’esattezza. Certo, è comprensibile che per chi aspetta il tempo si dilati a dismisura, ma i tempi restano quelli».
A causare il decesso della vittima sarebbe stato l’impatto con la fioriera in metallo al centro dello spartitraffico. L’uomo, residente a Montagna in Valtellina, stava scendendo da via Piazzi in sella alla propria Hm 450 da motard quando, arrivato all’altezza della Camera di commercio, ha perso il controllo del mezzo non riuscendo a effettuare la curva verso destra e andando dritto contro l’osatcolo.
Michele Gianesini, di professione autotrasportatore per la ditta Koinè, era conosciuto per essere un grande appassionato di moto e di motori. Non per niente sabato sera aveva deciso di usare la moto nonostante il freddo del mese di gennaio. Aveva passato la serata in un locale in centro, poi aveva messo in moto la Hm e aveva imboccato di corsa la via Piazzi, prima di essere sbalzato dalla sella e di battere la testa contro il bordo in ferro della fioriera che gli si era parata davanti.
Distrutta la moglie Stefania Piasini, titolare fino a pochi mesi fa del bar Zeus di via Nazario Sauro. Oltre a Stefania e alle figlie Nicole e Alice, la morte di Michele ha gettato nel dolore anche la mamma Mary, e i fratelli Elena, Gloria, Grazia e Stefano. Oltre ai familiari, però, anche i colleghi e i tanti, tantissimi amici hanno voluto dargli un ultimo saluto.
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