Cronaca / Sondrio e cintura
Martedì 11 Giugno 2019
Mercato immobiliare in leggera ripresa, ma quotazioni in calo
Fanalino di coda della Lombardia con una ripresa che si ferma sotto il 2% .Il mercato delle case della provincia di Sondrio continua a stentare a dispetto delle buone performance di quello regionale.
A scattare la fotografia delle compravendite della case è l’Osservatorio del mercato immobiliare dell’Agenzia delle Entrate che analizza l’andamento in ciascuna provincia. Secondo i dati del dossier, il volume delle compravendite di abitazioni in Lombardia, nel 2018 è stato pari a 123.372 transazioni, circa il 22% dell’intero mercato nazionale, con un incremento del 6,5%rispetto al 2017, migliorando ulteriormente la performance dell’anno precedente pari a +5,5%.
Modesto l’incremento della provincia di Sondrio con un più 1,7%. Dopo il calo drastico del mercato residenziale registrato nel decennio 2005/2015, arrivato ad un vero e proprio dimezzamento. Sono due le macroaree che segnano, nel 2018, un incremento a doppia cifra: la Retica Est (11,94%) e Tiranese (10,48%). Con segno positivo seguono la Valmalenco (9,81%), Valle Spluga (8,13%), Pedemontana Orobica (4,88%), Sondalo -Area sciistica Alta Valtellina (3,69%), Teglio - Area sciistica Aprica (3,05%, quindi il capoluogo (2,78%), il Morbegnese (1,38%) e, in coda, la macroarea Val Masino -Retica Ovest (0,96%). Il decremento più significativo si registra, invece, nel Chiavennasco (-7,52%).
Ma se crescono seppur di poco le transazioni, restano negative le quotazioni sia per quanto riguarda la media provinciale, sia per quel che concerne il capoluogo. Per Valtellina e Valchiavenna il dato parla di un meno 0,89%. I decrementi più significativi si registrano in Valmalenco (-2,34%), Valle Spluga (-1,53%), Sondalo - area sciistica Alta Valtellina (-1,27%), Teglio - area sciistica Aprica (-0,78%), Chiavennasco (-0,62%), quindi Sondrio capoluogo e Valli del Bitto -Val Tartano (-0,56% per entrambe). Nelle restanti macroaree le flessioni sono al di sotto del mezzo punto percentuale.
La quotazione media provinciale si attesta, nel 2018, a 1.392 euro al metro quadrato, nel capoluogo (1.403 euro/mq). A Sondrio città l’andamento è stato piuttosto costante negli anni, con un lieve aumento delle quotazioni dal 2005 al 2011, una flessione contenuta nel biennio successivo, un timido segnale di ripresa negli anni 2014 e 2015 e, infine, un’ulteriore flessione negli ultimi tre anni (2016, 2017 e 2018).
Interessanti i dati relativi alle cosiddette zone omogenee nelle quali è suddiviso il territorio urbano.Il maggior numero di compravendite (76 in tutto)si registra nella zona di via Moro, Tonale, Morbegno, Chiavenna, Paribelli, Lusardi e Grumello, con una variazione in aumento del 20% circa rispetto al 2017, più dunque delle 69 transazioni della zona in fascia centrale. C’è anche da dire che proprio quell’area omogenea è quella che, nella Sondrio di sotto, ha subito la variazione negativa peggiore rispetto alle quotazioni: -2,27%.
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