Maturità: cento e lode al Mattei di Sondrio per Mattia Scinetti

Prime eccellenze dell’esame di Stato 2024 all’istituto tecnico tecnologico Mattei di Sondrio, dove c’è chi la partita con la maturità l’ha vinta nel migliore dei modi. Con il massimo dei voti.

Cento centesimi meritati per Lucia Dorsa, Davide Orvieto e Francesca Martinelli, ormai ex compagni della quinta I dell’indirizzo Ambientale. Altrettanto brillante la performance di Thomas Chirico: punteggio pieno anche per lui della quinta D, classe ad indirizzo Informatica in cui il migliore in assoluto è stato però Mattia Scinetti con un superlativo 100 e lode. Aveva le carte in regola per raggiungere la vetta lui, ancor prima di sostenere il colloquio, poiché nelle prove scritte ha ottenuto 20 punti su 20 sia nel tema che nello scritto di indirizzo, con un credito scolastico di 40 punti, il massimo. Evidentemente altrettanto eccellente il suo colloquio, perché se così non fosse stato non avrebbe visto scritto sui tabelloni del Mattei affissi all’albo nel weekend il suo 100 e lode.

«Sinceramente questo risultato non me lo aspettavo, men che meno me lo sarei immaginato durante l’anno - confessa Mattia, tra l’altro da noi intervistato alla fine del colloquio -. Ci speravo, certo, ma è stato comunque un risultato inaspettato».

È un giovane con le idee chiare: «Il mio obiettivo di partenza era fare del mio meglio, a prescindere poi da quello che sarebbe stato il voto finale».

Si è speso mettendo a frutto in sede d’esame il bagaglio di conoscenze e competenze acquisito al Mattei e se dovesse dedicare il suo 100 e lode non ha dubbi: «A tutti quelli che mi hanno affiancato in questi cinque anni, ai miei compagni con cui ho condiviso momenti che ricorderò per sempre, alla mia famiglia che c’è sempre stata e, non ultimo, ai professori che si sono sempre resi disponibili». Guardando al futuro, già iscritto al Politecnico di Milano alla facoltà di Ingegneria informatica, vorrebbe «entrare nel mondo della programmazione e dello sviluppo web e software, magari prima o poi anche lavorare in qualche grande azienda del settore tech».

Puntava al 100 Thomas e l’ha raggiunto: «Era il mio obiettivo da un po’, anche se ovviamente non ero certo di poterlo raggiungere, considerando che ho sempre tenuto molto al mio andamento scolastico, cercando sempre di dare il massimo» racconta soddisfatto ringraziando «tutti coloro che mi hanno accompagnato in questo percorso, a partire dalla mia famiglia, arrivando ai miei compagni di classe e ai miei professori. Ora vorrei proseguire gli studi nel campo dell’informatica, frequentando il relativo corso dell’università degli Studi di Milano».

Si è invece già immatricolata all’università di Pavia Francesca, alla facoltà di Scienze biologiche: «La prova scritta di italiano mi è sembrata molto stimolante - ripercorre le tappe del suo esame -, attuale e soprattutto non banale, come mi sarei aspettata. Ho scelto la traccia dell’elogio dell’imperfezione». Molto abbordabile, a suo giudizio, la seconda prova: «In realtà credo che come indirizzo siamo stati fortunati: partivamo da una preparazione approfondita e specifica, soprattutto grazie alla nostra professoressa». Per Francesca la commissione ha scelto come spunto di inizio per il colloquio un testo in inglese, “easy” per lei, avendo frequentato la classe quarta un anno fa negli Stati Uniti. Pure Davide si è sentito a suo agio davanti alla commissione d’esame, che ringrazia e ora pronto frequentare «l’università alla facoltà di Chimica, che è stata la materia che ho apprezzato di più in questi cinque anni e spero di poterla conservare come lavoro».

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