Maltrattamenti in famiglia, a processo spagnolo residente nel Tiranese

L’uomo è accusato di aver maltrattato la donna dal 2018 fino al marzo del 2022, anche dopo che lei aveva interrotto la loro relazione

Dovrà rispondere delle accuse di maltrattamenti familiari, violenza sessuale e tentata estorsione un 43enne spagnolo residente nel Tiranese che ieri è stato rinviato a giudizio, il processo inizierà il prossimo mese di settembre.

L’uomo, di cui non riveliamo le generalità per tutelare l’identità della vittima, la sua ex compagna, difesa dall’avvocato Francesco Romualdi, e della loro figlioletta, è accusato di aver maltrattato la donna dal 2018 fino al marzo del 2022, anche dopo che lei aveva interrotto la loro relazione. In particolare, il 43enne negli anni aveva in più occasioni avuto comportamenti violenti nei confronti della compagna, aggressioni verbali e fisiche, pure quando lei aspettava la loro bambina, innescate quasi sempre dalla gelosia e dalla convinzione che la donna avesse atteggiamenti equivoci nei confronti di altri uomini. Una volta, ad esempio, aveva spaccato la porta dell’ufficio di un uomo, collega della donna, perché lui l’aveva chiamata mentre erano in vacanza. E quando gli era stato presentato il conto del danneggiamento aveva preteso dalla convivente che fosse lei a pagarlo.

Lo straniero è anche accusato di tentata estorsione perché, dopo aver scoperto una chat tra la compagna e un altro uomo, aveva cercato di spillare a lui 20mila euro, se non avesse avuto i soldi avrebbe mostrato a sua moglie la conversazione.

Dovrà infine rispondere di violenza sessuale perché, dopo la fine della relazione con la donna, in più di un’occasione aveva tentato approcci fisici, baciandola e palpeggiandola contro la sua volontà, e in alcune occasioni costringendola anche ad atti sessuali.

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