Maltempo, danni anche in Valtellina e Valchiavenna

Ondata di maltempo nel primo giorno d’estate in Valtellina e Valchiavenna con piogge ad intermittenza per tutta la giornata, più marcate nel pomeriggio nella valle del Mera, più intense in serata sul resto della provincia. Trenta gli interventi dei Vigili del fuoco solo in serata e in nottata, fra le 20 di venerdì e le quattro del mattino seguente, per effetto delle forti precipitazioni miste a vento sferzante che hanno flagellato in questo lasso di tempo tutta la Bassa e la Media Valtellina fra Colico e Tirano. Fra allagamenti e alberi divelti finiti in strada è stato un continuo anche se non ci sono stati problemi o smottamenti di particolare rilievo, salvo piccoli cedimenti subito contenuti. Certo, per chi si è trovato costretto a percorrere le statali e le provinciali nella fase di picco del maltempo è stato un grosso problema, perché la pioggia è stata battente al punto da impedire la visibilità in alcuni tratti e procedere, soprattutto su per le strade di montagna, era davvero pesante e pericoloso.

Nel pomeriggio di venerdì, invece, il picco delle precipitazioni, come detto, si era avuto in Valchiavenna con una tromba d’aria che ha colpito Isola di Madesimo mandando all’aria la coltivazione di piccoli frutti di Ader Badasa. Che, sconsolato, a caldo, ci aveva assicurato essere «un autentico disastro, perché mi sono state abbattute due serre - aveva detto -, divelti i pali, e le reti antigrandine finite sul versante boschivo al di la della strada». Stamattina, invece, a bocce ferme, il coltivatore appariva più tranquillo. «I danni ci sono stati eccome, ma sono anche riuscito a rimettere in piedi le serre - ci ha detto - e i vigili del fuoco di Mese, saliti venerdì nel pomeriggio con l’autoscala, mi hanno recuperato le reti antigrandine finite nella boscaglia. Non sarei riuscito diversamente perché si erano impigliate negli alberi ed erano in alto». Tanta solidarietà e tanto supporto pratico sono serviti, quindi, a far recuperare fiducia a Badasa che, ora, avrà il suo bel daffare nel sistemare le piantine sferzate dal maltempo, e tutti i vasi delle medesime rovesciati a terra, però non ha almeno perso tutto il suo prezioso lavoro.

E gran fermento nella serata di venerdì anche dall’altro capo della provincia, a Livigno, dove i vigili del fuoco volontari hanno avuto il loro bel daffare nel rimediare alle conseguenze del maltempo che ha interessato anche quella zona. Intorno alle 21.20 il primo allarme è scattato per uno smottamento avvenuto sulla Forcola, a metà strada fra il Passo e Livigno. Una cinquantina di metri cubi di materiale fangoso misto a detriti è finito sulla carrozzabile senza procurare danni a persone o cose, perché in quel momento non transitava nessuno.

Per circa due ore si sono trattenuti sul posto i vigili del fuoco volontari per ripulire la sede stradale in modo da renderla ancora percorribile, chiamati, poi, ad intervenire su altre zone di Livigno per gli allagamenti prodottisi. Solo alle 2.20 hanno fatto ritorno in sede, al termine di tutti gli interventi effettuati.

Una mobilitazione generale per i distaccamenti permanenti e volontari dei vigili del fuoco che hanno dato il massimo dividendosi su più fronti. E non è detto che questa sia l’ultima ondata di maltempo che la nostra valle dovrà essere chiamata ad affrontare perché l’instabilità perdurerà anche nei prossimi giorni. Le schiarite ci saranno, ma seguite da annuvolamenti e piogge.

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