Cronaca / Sondrio e cintura
Sabato 23 Gennaio 2021
Mai così pochi nati
e così tanti morti
Sondrio, il segno del Covid
I dati demografici del 2020 per il capoluogo. I residenti sono 21.326 (-0,74%), 110 nascite, 307 decessi
Prosegue il calo demografico in città, dove anche il 2020 da poco concluso ha fatto segnare un saldo naturale negativo.
Il divario
Davvero ampio è il divario tra le sole 110 nascite - mai così poche - e i decessi, che hanno raggiunto il numero record di 307. Soli sei in più dei 301 registrati nel 2019, quando già c’era stato un forte incremento rispetto ai 288 dell’anno precedente e ai 254 del 2017.
E se non fosse stato per il Covid-19, il dato sarebbe tornato simile a quello degli anni precedenti. Sono, infatti, 26 i decessi registrati solo nel periodo tra febbraio e luglio dello scorso anno tra i soggetti affetti dal virus con tampone ancora positivo.
Coronavirus
L’Agenzia di tutela della salute non ha invece comunicato i dati dei decessi nella seconda ondata, poiché gli esiti dei contagiati nel 2020 - ha spiegato - non sono ancora tutti risolti in termini di guarigione o decesso e pertanto i dati di mortalità risultano essere ancora incompleti.
Segnata dalla pandemia anche la scelta di molte coppie di rimandare il matrimonio: quelli registrati all’anagrafe cittadina sono stati 35, quasi la metà rispetto all’anno precedente.
Al 31 dicembre scorso, la popolazione residente era composta da 9.997 maschi e 11.329 femmine, per un totale di 21.326 individui, 158 in meno rispetto ai 21.484 di fine 2019. Un calo dello 0,74% che non ha però interessato i residenti con cittadinanza straniera, cresciuti anche se di sole sei unità a quota 2.025, 915 maschi e 1.110 femmine. Il 9,49% dei sondriesi, dunque, non possiede la cittadinanza italiana e si può ormai affermare che un residente su dieci ha origini da un paese straniero.
Uno su quattro
Addirittura, quasi un nuovo nato su quattro è stato registrato lo scorso anno all’anagrafe cittadina da genitori stranieri. I 27 bimbi di nazionalità estera sono stati il 24,5% dei 110 neonati complessivi. Nel 2019, invece, i 35 figli di stranieri erano il 22,15% dei 158 nati.
Dopo l’ultima crescita significativa nel 2013 e una piccola inversione di tendenza con un aumento di dieci unità nel 2017, la popolazione è in continuo calo e la soglia dei 22 mila abitanti, di poco superata ad inizio 2014, è sempre più lontana.
Immigrazione
A contenere il saldo naturale negativo, oltre al leggero aumento degli stranieri, anche il numero dei nuovi iscritti all’anagrafe provenienti da altri comuni, ormai da dieci anni in numero superiore di qualche decina a quello quanti si trasferiscono.
Il 53,12% della popolazione residente è di sesso femminile. E anche nel numero dei nuovi nati a prevalere sono le bambine: ben 62, il 56,36% dei 110 totali, rispetto ai 48 maschietti. Come pure nei decessi: sui 307 totali, il 60,26%, cioè 185, è di donne, mentre 122 sono stati i defunti di sesso maschile. Nessuno di nazionalità straniera, tra la cui popolazione sono invece morte sette donne, il 2,28% rispetto al totale dei defunti.
Matrimoni
Dopo due anni di stabilità nel numero dei matrimoni, 56 nel 2018 e 57 l’anno seguente, nel 2020 solo 35 coppie si sono sposate. A prevalere, secondo una tendenza ormai da tempo consolidata, il rito civile, scelto da 32 sposi, mentre i matrimoni religiosi concordatari (che hanno cioè anche effetto civile) sono stati solamente tre. Altri due, da sommare al totale, sono stati celebrati solo con rito religioso.
Continuano, infine, a rimanere bianche le pagine del registro delle unioni civili, già istituito nel novembre 2013, con delibera del Consiglio comunale, prima dell’introduzione a livello nazionale. Dopo sette iscrizioni in tre anni, tra il 2014 e il 2016, negli ultimi quattro anni nessuna coppia etero od omosessuale ha formato una nuova unione civile.
Davvero ampio è il divario tra le sole 110 nascite - mai così poche - e i decessi, che hanno raggiunto il numero record di 307. Soli sei in più dei 301 registrati nel 2019, quando già c’era stato un forte incremento rispetto ai 288 dell’anno precedente e ai 254 del 2017.
E se non fosse stato per il Covid-19, il dato sarebbe tornato simile a quello degli anni precedenti. Sono, infatti, 26 i decessi registrati solo nel periodo tra febbraio e luglio dello scorso anno tra i soggetti affetti dal virus con tampone ancora positivo
L’Agenzia di tutela della salute non ha invece comunicato i dati dei decessi nella seconda ondata, poiché gli esiti dei contagiati nel 2020 - ha spiegato - non sono ancora tutti risolti in termini di guarigione o decesso e pertanto i dati di mortalità risultano essere ancora incompleti.
Segnata dalla pandemia anche la scelta di molte coppie di rimandare il matrimonio: quelli registrati all’anagrafe cittadina sono stati 35, quasi la metà rispetto all’anno precedente.
Al 31 dicembre scorso, la popolazione residente era composta da 9.997 maschi e 11.329 femmine, per un totale di 21.326 individui, 158 in meno rispetto ai 21.484 di fine 2019. Un calo dello 0,74% che non ha però interessato i residenti con cittadinanza straniera, cresciuti anche se di sole sei unità a quota 2.025, 915 maschi e 1.110 femmine. Il 9,49% dei sondriesi, dunque, non possiede la cittadinanza italiana e si può ormai affermare che un residente su dieci ha origini da un paese straniero.
Alberto Gianoli
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