Cronaca / Sondrio e cintura
Sabato 26 Gennaio 2019
L’incendio a Sondrio, il perito è al lavoro e si “protegge” il tetto
Dopo l’incendio del 4 gennaio si attendono gli esiti della perizia. Ancora evacuati i residenti.
Sono ancora fuori casa le 19 persone evacuate dopo l’incendio che lo scorso 4 gennaio ha devastato l’ultimo piano della palazzina di via Brigata Orobica al civico 47. Il perito nominato dalla Procura è al lavoro da una settimana, e a palazzo di giustizia si attende la sua relazione, senza la quale non è possibile dare il via libera al rientro di alcuni inquilini, almeno di quelli che risiedono negli appartamenti non devastati dalle fiamme o danneggiati dall’opera di spegnimento.
Ci sono diverse prove tecniche da fare, sia per stabilire il punto di innesco del rogo (si è parlato del mal funzionamento di una canna fumaria all’interno di una delle due mansarde andate completamente distrutte), sia per confermare la tenuta strutturale dell’edificio. Per ora è stato dato il via libera alla posa di una copertura provvisoria (posizionata ieri) per evitare che la pioggia possa ulteriormente peggiorare la situazione, ma non è da escludere che i condomini - nel caso le indagini dovessero prolungarsi (di mezzo ci sono anche le compagnie di assicurazione) - decidano di optare per una struttura in legno che copra in modo meno provvisorio il tetto divorato dalle fiamme.
Ma ovviamente ogni ragionamento dipenderà dalle conclusioni del perito. Anche il Comune di Sondrio attende quella relazione, senza la quale non sarà possibile revocare l’ordinanza di inagibilità e consentire ai privati di rientrare a casa. Una ventina di persone in tutto che per il momento ha trovato ospitalità da amici e parenti, mentre un solo nucleo famigliare si è rivolto al Comune per chiedere aiuto: dopo alcuni giorni trascorsi in albergo, l’assessore ai servizi sociali Lorenzo Grillo Della Berta ha provveduto ad assegnare uno degli alloggi previsti per le emergenze abitative.
Nel frattempo migliora la situazione per il supermercato Crai che ha riaperto i battenti anche grazie al fatto che il suo impianto elettrico non dipende dallo stabile in cui si trova, ma da un edificio adiacente. .
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