Cronaca / Sondrio e cintura
Martedì 24 Maggio 2016
Leggi regionali, Provincia protagonista
È stato insediato il comitato paritetico per la specificità, l’organismo che consentirà la compartecipazione alla formazione dei provvedimenti di interesse del territorio.
È stato insediato il comitato paritetico per la specificità della Provincia di Sondrio, l’organismo che consentirà la compartecipazione alla formazione delle leggi regionali di interesse del territorio e la cui costituzione è prevista dalla legge sul riordino delle autonomie lombarde approvata nel luglio scorso.
Tre più tre
La delibera licenziata ieri dalla giunta regionale indica la composizione del Comitato di cui faranno parte tre rappresentanti della Regione Lombardia e tre dell’amministrazione di palazzo Muzio.
Oltre al sottosegretario alle Politiche per la montagna Ugo Parolo, delegato dal presidente Roberto Maroni, la Regione ha designato l’avvocato specializzato in materia ambientale Paola Brambilla e il dirigente Gian Angelo Bravo.
Per la Provincia di Sondrio siedono nel Comitato il presidente Della Bitta, il suo vice, nonché segretario provinciale della Lega Nord, Christian Borromini e il consigliere provinciale Pierluigi Giumelli.
«Importante conquista»
La delibera della giunta regionale, particolarmente attesa, è stata accolta con grande soddisfazione sia a Sondrio, sia a Milano.
Il primo a rallegrarsene è stato proprio il sottosegretario regionale Parolo. «Con l’insediamento del comitato paritetico - il commento a caldo - il territorio montano della provincia di Sondrio conquista un’importante prerogativa, potendo di fatto partecipare direttamente alla formazione delle leggi regionali di suo interesse. Con questo atto Valtellina e Valchiavenna sono molto più vicine alle Province autonome di Trento e Bolzano». Per quanto in potere della Regione «che - ricorda il sottosegretario - non può certamente modificare la Costituzione per attribuire a Sondrio la possibilità di fare proprie leggi. Con la costituzione del Comitato ha però di fatto consentito alla Provincia di incidere direttamente sulle leggi regionali, attraverso pareri obbligatori espressi prima del passaggio e dell’approvazione dei provvedimenti in consiglio regionale».
Una soddisfazione condivisa anche dal numero uno di palazzo Muzio, Della Bitta. «Si tratta di una delle importanti conquiste del nostro territorio - commenta -. Quella di Sondrio sarà l’unica, tra le Province, a livello nazionale, ad avere lo stesso strumento per l’attuazione dell’autonomia delle Province autonome di Trento e Bolzano. Con il Comitato paritetico entriamo infatti a pieno titolo nella competenza legislativa delle Regione e potremo partecipare direttamente al processo di formazione delle leggi e delle norme che interessano il nostro territorio».
Della Bitta, che ringrazia il presidente Maroni per aver «raccolto la nostra richiesta di essere protagonisti in un percorso di autonomia» e aver «lanciato questa iniziativa unica su tutto il panorama nazionale», si impegna fin da subito a «valorizzare a pieno questa opportunità, portando nel Comitato le istanze e i desideri dei cittadini di Valtellina e Valchiavenna».
Modello da esportare
L’intenzione della Regione è che il modello valtellinese non rimanga isolato. «L’obiettivo, Governo permettendo - spiega il sottosegretario Parolo - è, in prospettiva, di arrivare ad assegnare a tutti i territori montani ampi margini di autonomia e autogoverno sull’esempio del laboratorio sondriese,. Sempre che - l’auspicio di Parolo - le imminenti riforme costituzionali, qualora dovessero essere confermate dal referendum di ottobre, non cancellino le faticose conquiste in termini di autogoverno sinora attribuite».
Prima tra tutte questa che tra tutte le competenze “speciali” assegnate alla Provincia di Sondrio dalla legge regionale in virtù della specificità sancita dalla legge nazionale Delrio, secondo Parolo è la più strategica. «Lo è - spiega - perché, di fatto, consente al territorio montano di essere direttamente protagonista del proprio destino».n
Monica Bortolotti
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