Cronaca / Sondrio e cintura
Mercoledì 17 Aprile 2019
Lega, nessun valtellinese a Bruxelles
Della Vedova capolista per +Europa
Insieme a Salvini né Crosio, né Snider. Sondriesi fuori dai giochi anche per il Partito democratico.
Il termine ultimo per la presentazione delle liste era alle 20, ma per le aspirazioni europee della provincia di Sondrio le cose sono ormai fatte. Nessun leghista di Valtellina e Valchiavenna proverà neppure la corsa verso Bruxelles, così come non lo faranno gli esponenti locali del Partito democratico. Ci sarà però il tiranese Benedetto Della Vedova, capolista nella circoscrizione Nord ovest per +Europa, il partito di cui è segretario. Con lui anche il giovane fabbro di Valdidentro Stefano Morcelli, mentre sotto il simbolo di Forza Italia si presenta il sindaco di Livigno Damiano Bormolini.
L’attesa maggiore era per le decisioni di Matteo Salvini, il segretario del partito cui appartiene l’ultimo eurodeputato valtellinese, ovvero Fiorello Provera, poi espulso dal Carroccio,e unico davvero in grado di portare un valtellinese a Bruxelles. Cinque anni fa, alla provincia più “verde” della Lombardia e d’Italia fu data la possibilità di provarci con Massimo Sertori, ora assessore regionale. Sertori ottenne un risultato clamoroso (17.972 preferenze personali in Valle su un totale di 20.800, il 55% sul totale del Carroccio) che però gli permise soltanto di sfiorare il traguardo. Quest’anno le disponibilità inviate a Milano dal provinciale indicavano Jonny Crosio, senatore nella precedente legislatura romana, e Silvana Snider, già assessore provinciale. Nessuno dei due compare nell’elenco dei venti nomi in lizza per la circoscrizione Nord Ovest capeggiata da Salvini (peraltro capolista ovunque).
Come dice qualcuno all’interno dello stesso partito, «di Sertori ce n’è uno solo» e così quest’anno, davanti agli appetiti europei delle province più grandi e di esponenti di partito di maggior peso, la Lega ha abdicato alla ragion di Stato.
D’altro canto andare a Bruxelles per chi vive tra i monti è difficilissimo. La circoscrizione Nord ovest in cui è inserita la provincia di Sondrio ( Piemonte, Valle d’Aosta, Liguria, Lombardia) è amplissima e il bacino di voti di Valtellina e Valchiavenna ridotto, sia per risultare appetibile ai partiti, sia per consentire a chi si candida un posto. Nel 2014 la Lega conquistò complessivamente sei seggi, ma su scala nazionale valeva poco più del 6%, schiacciata dallo strapotere del Pd renziano e di quel 40% mai più ripetuto. Secondo gli ultimi sondaggi la Lega sarebbe ora vicina al 32% e accreditata di 27 seggi. Non è difficile capire come in casa del Carroccio una candidatura alle europee, posto che i voti bisogna conquistarseli (determinato il numero dei seggi spettanti alla lista in ciascuna circoscrizione, sono proclamati eletti coloro che hanno il maggior numero di preferenze) è ben più che appetibile.
Non che le cose siano diverse altrove. Dalle votazioni online non è uscito alcun nome della provincia per il Movimento 5 stelle e il Pd, minoritario in provincia di Sondrio e vicino al 22% secondo i sondaggi nazionali, non ha neppure pensato a un esponente locale da mettere in lista. Lo ha fatto Forza Italia con il sindaco di Livigno, candidatura di cui Bormolini va giustamente orgoglioso, ma che risulta evidentemente velleitaria in virtù dei numeri espressi non solo dalla provincia, ma anche dallo stesso partito (i sondaggi lo accreditano dell’8,9%).
Potrebbe non esserla quella del segretario di +Europa, Della Vedova. L’ex sottosegretario agli Esteri dei governi Renzi e Gentiloni, che a Bruxelles c’è già stato nel 1999, è capolista nella circoscrizione Nord Ovest. Lo scoglio da superare è però quello della soglia di sbarramento del 4% per poter accedere alla spartizione dei posti all’europarlamento.
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