Cronaca / Sondrio e cintura
Mercoledì 18 Luglio 2018
«Le Olimpiadi? Fantastico. Ma non conta solo l’evento, pensiamo alla promozione»
«Riuscire a ospitare le Olimpiadi in Italia è già di per sé qualcosa di fantastico, portarle in Valtellina sarebbe unico». Ecco il parere di Arianna Fontana.
«Riuscire a ospitare le Olimpiadi in Italia è già di per sé qualcosa di fantastico, portarle in Valtellina sarebbe unico». Ecco il parere di Arianna Fontana, atleta di Berbenno del 1990. Un’azzurra dello short track che di Giochi invernali se n’intende. Ha conquistato la sua prima medaglia olimpica a Torino nel 2006, il bronzo nella staffetta 3000 metri. A quel risultato indimenticabile sono seguite quella di bronzo a Vancouver 2010 nella prova individuale sui 500 metri e le tre vinte nel 2014 a Sochi (l’argento nei 500 metri, il bronzo nei 1500 e quello nella staffetta). Poi, dopo vari successi europei e mondiali, quest’anno alle Olimpiadi invernali di Pyeongchang, dove ha portato la bandiera italiana alla cerimonia d’apertura, ha conquistato l’oro nei 500 metri, un argento nella staffetta dei 3000 metri e un bronzo sui 1000.
Le sue considerazioni partono proprio da Torino, la città che oggi è una delle due sfidanti di Milano - insieme a Cortina d’Ampezzo - per la candidatura italiana e dodici anni fa fu teatro delle sfide sul ghiaccio e sulla neve. «Ho vissuto in prima persona un’Olimpiade in casa e avere il supporto di amici, familiari e di tutti gli italiani proprio a bordo pista è una carica grandissima», sottolinea.
I giochi, ribadisce Arianna Fontana, non sono soltanto fatti di sport conosciuti come lo sci alpino. C’è molto, molto altro. Sfide fatte di fatica, impegno e passione che si svolgono, molto spesso, lontano dalle dirette televisive e dalle prime pagine dei quotidiani sportivi. Fino alle Olimpiadi, eventi che raccolgono tutta un’altra attenzione. «Sicuramente darebbero molto risalto a discipline meno conosciute e crescerebbe l’interesse per gli sport invernali da parte di molti italiani». I benefici riguarderebbero anche la provincia di Sondrio. «Per tutta la Valle sarebbe molto importante, significherebbe un incremento del turismo, e queste persone poi tornerebbero negli anni a seguire. Ospitare le Olimpiadi può essere solo positivo, bisognerà però pensare non solo all’evento stesso, ma a come promuovere la provincia e poi sfruttare al meglio le nuove strutture nel futuro».
A Sondrio si discute da mesi di palaghiaccio (i primi passi, proprio con il supporto della campionessa di Polaggia, sono stati mossi giovedì mattina) e a Madesimo è in costruzione un impianto, ma lo stato di salute generale degli sport del ghiaccio, in Valtellina e Valchiavenna, non è dei migliori. Basti pensare che la formazione dell’Hockey club Chiavenna, dopo alcune stagioni di campionato nazionale, si è “autoretrocessa” in un torneo ben meno avvincente
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