Cronaca / Sondrio e cintura
Mercoledì 12 Ottobre 2022
Lavori olimpici in ritardo. Ora anche Fontana è preoccupato
Milano-Cortina Il presidente della Regione: «Tempi da abbreviare». E Malagò (Coni): «Ci si sono messi anche i rincari e i costi dell’energia»
Scrivi Olimpiadi, e più il tempo passa, più leggi ritardi. Ritardi nella nomina del sostituto di Vincenzo Novari come amministratore delegato di Milano-Cortina 2026, la fondazione costituita nel 2019 per organizzare, promuovere e comunicare eventi sportivi e culturali relativi ai Giochi invernali del 2026, e ritardi soprattutto nella realizzazione delle opere previste nel pacchetto olimpico.
Compresi i lavori sulle infrastrutture in provincia di Sondrio. Basti pensare che per la risoluzione del nodo dello svincolo del Trippi la conferenza dei servizi per visionare il progetto è stata convocata per la prossima settimana.
Una preoccupazione quella di arrivare a ridosso delle gare con i cantieri ancora da ultimare o appena conclusi espressa nuovamente ieri dal presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, a margine della presentazione della terza edizione del Festival della cultura paralimpica all’Allianz Tower a Milano. «Dobbiamo cercare di abbreviare i tempi, le opere per le Olimpiadi rischiano di concludersi a ridosso dei Giochi e non è mai bello: se riuscissimo ad anticipare sarebbe meglio» ha risposto Fontana a chi gli chiedeva del ritardo nella realizzazione delle opere necessarie alle Olimpiadi.
Una voce non isolata la sua. «La nostra sfida è una lotta contro il tempo - ha detto anche il presidente del Coni, Giovanni Malagò -, ora ci si sono messi anche i rincari e il caro energia». Malagò ha anche rimarcato l’esigenza di «andare ad una velocità diversa», una volta insediato il governo e dopo la nomina del nuovo ad, ruolo per il quale sarebbe stato scelto Andrea Abodi, presidente dell’istituto per il credito sportivo.
«Ci aspettiamo una nomina in termini brevissimi, perché tutti sanno quanto sia importante per non dire urgente e il Cio stesso su questo sollecita moltissimo» ha sottolinea Malagò che sui ritardi dei cantieri ha aggiunto: «Sicuramente non possiamo arrivare con le opere a ridosso dell’evento, anche perché abbiamo le federazioni internazionali che su questo ci pressano. In fondazione siamo stati a lungo con l’elenco di tutte le opere delle Olimpiadi e con i relativi cronoprogrammi. Non mi sembra che ci siano elementi nuovi negativi. Altrettanto con franchezza devo dire che non ci sono elementi particolarmente positivi rispetto allo stato dell’arte».
Una situazione generale di incertezza, su cui pesano anche le mancate informative in consiglio regionale, che ha provocato le reazioni del capogruppo del Pd in Regione, Fabio Pizzul e del coordinatore regionale del Movimento Cinque Stelle, Dario Violi.
«Abbiamo già da tempo espresso preoccupazione per i possibili ritardi delle opere previste per Milano-Cortina 2026, ora anche il presidente Fontana dichiara che è necessario fare in fretta - dice il consigliere dem -. Abbiamo l’impressione che non si stia presidiando a dovere il percorso di preparazione alle Olimpiadi: la Regione non sta coinvolgendo i territori e non si vedono iniziative per far sì che l’evento non si esaurisca in nuove strade, qualche nuovo impianto e poco altro. Le Olimpiadi sono una grande opportunità se riescono a suscitare un nuovo modo di vivere e promuovere la montagna in sinergia con le città, ma su questo non pare muoversi ancora nulla».
«Le dichiarazioni di Fontana sui ritardi delle opere per le Olimpiadi del 2026 sono surreali - dice Violi -. Annunciare ritardi con quattro anni d’anticipo o è una manifesta dichiarazione di incapacità o, nella migliore delle ipotesi, il maldestro tentativo di mettere le mani avanti un tentativo, peraltro incomprensibile, dal momento che Lega e il centrodestra governano in Lombardia e in Veneto, esprimono gran parte delle amministrazioni locali, hanno avuto ministeri chiave durante l’ultima legislatura e si apprestano a governare il Paese. Esattamente Fontana a chi sta parlando, quando chiede di fare in fretta? - chiede Violi - Cosa serve più di così al centrodestra per assumersi le proprie responsabilità?».
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