Cronaca / Sondrio e cintura
Giovedì 15 Febbraio 2018
Lanzada, già sparito il masso caduto sulla strada
Nella mattinata di ieri è stato fatto saltare. Entro oggi tutto il materiale sarà stato portato via.
Ancora un giorno di pazienza, poi è molto probabile che gli abitanti della frazione Tornadri possano tornare alle proprie case. Stesso discorso per il ritorno alla regolare attività lavorativa alla miniera di talco della Imi Fabi. Ci vorranno un paio di settimane, invece, per mettere in sicurezza il versante che sovrasta la galleria che porta a Campo Franscia.
Ieri mattina il masso da 45 metri cubi di volume e 120 tonnellate di peso caduto sulla strada lunedì notte è stato fatto saltare con della dinamite. Una volta fatto a pezzi il masso, la ditta incaricata dei lavori ha cominciato le operazioni di rimozione. La frana caduta lunedì notte a Lanzada sta per diventare un ricordo. «Per questo voglio ringraziare il questore Gerardo Acquaviva e i suoi collaboratori - dice Cristian Nana, assessore ai Lavori pubblici del Comune malenco -. Abbiamo inviato in Questura la richiesta di utilizzo dell’esplosivo alle 20 di martedì dopo la conclusione del tavolo tecnico riunitosi per decire il da farsi e ieri mattina ci era già arrivata l’autorizzazione. Qui gli uffici pubblici funzionano e mi sembra giusto sottolinearlo».
È lo stesso assessore ad assicurare che entro oggi la strada vicino al campo sportivo sarà completamente pulita. Restano da valutare eventuali danni alla rete dei sottoservizi, possibili vista la violenza dell’impatto, ma ci sono molte probabilità che l’ordinanza con la quale il sindaco Marco Negrini aveva disposto per motivi di sicurezza l’evacuazione di 21 residenti nella frazione Tornadri venga revocata e che la zona torni a essere collegata con il resto della valle. Non sembra esserci altro materiale pericolante e la situazione dovrebbe tornare al più presto nella normalità. Sopra la galleria per Campo Franscia, invece, nell’altro punto interessato dalla frana di lunedì notte, il versante si presenta maggiormente instabile.
Non solo quindi andrà rimosso tutto il materiale che blocca il tunnel, ma dovranno anche realizzate delle opere di messa in sicurezza che mettano al riparo dalla possibilità che altri sassi finiscano sulla strada. «Per questo ci vorranno un paio di settimane» stima l’assessore Nana.
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