La Svizzera abbatte i lupi: «Due piccoli per branco»

Dopo il mezzo flop dello scorso anno, con due soli giovani lupi abbattuti sui cinque preventivati, il Ticino ha nuovamente ottenuto da Berna il via libera all’abbattimento di giovani esemplari all’interno dei branchi che insistono sulla Val Onsernone (nel Locarnese), ma soprattutto in Val Colla, valle che confina - attraverso il passo San Lucio - con la nostra Val Cavargna.

Il primo branco di lupi transfrontaliero era stato individuato nel 2015 dopo anni di totale assenza proprio in Ticino. Branco che poi si era avventurato sui crinali tra Val Cavargna e Valle Albano - ricchi di ungulati - lasciando in via quasi definitiva la ticinese Valle Morobbia. Per ciascuno di questi due branchi - Onsernone e Val Colla - è stato chiesto l’abbattimento fino a due terzi dei lupi nati nel 2024, nello specifico l’abbattimento fino a due esemplari per branco.

Il nostro territorio è particolarmente interessato a questa vicenda, a fronte anche delle predazioni segnalate nel corso degli ultimi mesi.

In una nota, il Governo di Bellinzona ha fatto che sapere che «per il 2024 è stata decisa una regolazione proattiva dei lupi in Ticino basata sulla modifica dell’ordinanza federale sulla caccia entrata in vigore il 1° dicembre 2023 e in funzione del preavviso vincolante dell’Ufficio federale dell’Ambiente del 18 settembre 2024».

Al momento la fotografia scattata dell’Ufficio cantonale Caccia e Pesca in Ticino vede la presenza di tre branchi di lupo sul territorio cantonale - Onsernone, Val Colla e Carvina - e la presenza di tre coppie stabili (Valle Morobbia, sponda orografica destra Leventina e Brissago).

«Alla luce delle predazioni di animali da reddito attribuite al lupo durante gli ultimi 12 mesi, il Consiglio di Stato lo scorso 28 agosto ha presentato all’Ufficio federale dell’Ambiente una richiesta di regolazione per due dei suddetti branchi, supportata dalla documentazione certa della presenza di giovani lupi nati nel 2024 nei branchi Onsernone (evidenza acquisita il 26 agosto 2024) e Val Colla (evidenza acquisita l’1 settembre 2024)» - si legge nella nota cantonale -Per il branco “Carvina”, non essendo ancora documentata una presenza di giovani lupi, è stata invece richiesta in via generale la possibilità di regolamentare il branco mediante l’abbattimento di due terzi di lupi nati nel 2024, qualora e non appena venga accertata in modo documentabile la presenza di due o più giovani lupi nati durante l’anno in corso».

All’interno di questa analisi, gli svizzeri hanno fatto una considerazione legata al fatto che «L’estensione delle aree occupate da questi tre branchi e il loro carattere transfrontaliero complicano l’acquisizione di queste informazioni, considerato che spesso la loro riproduzione non avviene su suolo ticinese».

Il riferimento è al fatto che i branchi, ovviamente, non rispettano i confini. E proprio sul nostro lato non sono mancate le voci contrarie alla decisione di abbattere fino a due terzi dei lupi nati quest’anno. «Nella zona a cavallo del Ticino saranno uccisi metà dei cuccioli dei branchi dell’Onsernone e della Val Colla - ha rimarcato Elisabetta Patelli, storica ecologista comasca, già consigliera comunale a Como -. Una strage inutile priva di logica».

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