Cronaca / Sondrio e cintura
Domenica 14 Novembre 2021
La promessa di Ossini
«Porterò sulla Rai
il ponte alle Cassandre»
Sondrio FestivalShow del conduttore di Linea Bianca
Annuncia il nuovo programma “Kalipè a passo d’uomo”
L’entusiasmo contagioso per la natura di Massimiliano Ossini a Sondrio Festival. Il conduttore di Linea Bianca, appena entrato in sala, chiede al pubblico di alzarsi in piedi.
Non per una standing ovation, ma per farci sgranchire un po’ dopo il primo documentario «perché un po’ di movimento è importante per la circolazione». Inizio da showman, seppure scientifico, per il popolare volto televisivo che annuncia un nuovo programma, a breve su Rai 2 in prima serata. “Kalipè, a passo d’uomo” ha il titolo di un suo libro. È il saluto che in Himalaya si rivolge a chi va in montagna, qualcosa come «possa tu andare a passo lento e fermo».
Di passi, Ossini ne ha fatti parecchi, sempre sulla Rai, fino a diventarne uno dei volti più apprezzati e riconosciuti. «Con Linea Bianca siamo attestati sui due milioni e mezzo di spettatori, ora ci attende una bella sfida, ma siamo pronti. La differenza con i programmi precedenti è che questo racconterà una storia, da diversi punti di vista, con tanti ospiti e la collaborazione di cinque università, alpinisti, agronomi, biologi, ricercatori».
Intervistato da Gigliola Amonini, esterna a più riprese la sua passione per la montagna. «Credo che l’amore per il gelo e la neve mi sia nato a Stoccolma, dove mi ero trasferito da piccolo con la famiglia napoletana. Poi la montagna mi ha cambiato la vita, è stata maestra e amica, fonte di tante scoperte. “Kalipé” è un sogno nel cassetto che si realizza. Ho sempre voluto portare un programma sulla natura in prime time e, se lo seguirete, creando una domanda importante, è probabile che anche altri abbiano la possibilità di sperimentare trasmissioni così».
Perché di ambiente bisogna parlare sempre più. «È necessario, è vitale creare una consapevolezza in materia. Io credo che la natura unisca, anziché dividere. I tg dovrebbero aprire con belle notizie, e ce ne sono, per dare speranza anziché spaventare. E tutti noi, con i nostri comportamenti quotidiani possiamo evitare sprechi, soprattutto quelli alimentari, che sono la risposta migliore».
Ossini, che ha già dedicato trasmissioni alla Valtellina, chiude con una promessa. «Torneremo, per girare sul ponte delle Cassandre. È una bella attrattiva turistica che rispetta la natura».
Plastica in vetta
Sullo schermo, “Montagne di plastica” di Manuel Lamia documenta come anche territori che si credevano immuni siano contaminati dall’azione dell’uomo. I ricercatori Marco Parolini e Roberto Ambrosini, sul campo e in laboratorio, dimostrano che nel ghiacciaio dei Forni nel Parco dello Stelvio come sull’Everest sono presenti forti tracce di microplastiche, trasportate da agenti atmosferici ma anche rilasciate da abbigliamenti tecnici, dentifrici, contenitori alimentari.
Un punto di vista inusuale (finora di plastica si era trattato soprattutto a proposito di mari) e un accorato appello a intervenire in difesa di questi ecosistemi «con un’unione di forze mondiale paragonabile a quella realizzata per andare sulla Luna».
In concorso
Altri due film in concorso hanno mostrato differenti modi di convivere con gli animali. Le lontre di “Ritorno di una leggenda” hanno ricolonizzato i Paesi Bassi con l’aiuto dell’uomo mentre nell’India di “L’elefante asiatico” è stato necessario l’intervento di una task force per “pacificare” gli abitanti inviperiti contro i pachidermi distruttori di raccolti e contemporaneamente inventare un sistema di segnalazione via sms per segnalare i passaggi dei grandi animali, evitando che – come in passato – molte persone venissero travolte e uccise dalle loro migrazioni.
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