Cronaca / Sondrio e cintura
Venerdì 28 Aprile 2017
«La pioggia, manna per gli agricoltori»
Dopo quattro mesi di siccità pressoché ininterrotti con solo pochi giorni di precipitazioni in febbraio, dopo anche l’incubo delle gelate che hanno funestato nella scorsa settimana piantagioni e raccolti, si può dire che, «finalmente arriva il brutto tempo»
Pioggia a più non posso e il mondo agricolo tira il fiato. Dopo quattro mesi di siccità pressoché ininterrotti con solo pochi giorni di precipitazioni in febbraio, dopo anche l’incubo delle gelate che hanno funestato nella scorsa settimana piantagioni e raccolti, si può dire che, «finalmente arriva il brutto tempo». Nel senso che piove, ma, come dicono i meteorologi, “è una pioggia normale”, «Pioggia primaverile, che si accompagna a temperature abbastanza basse in quota».
L’afflusso di aria fredda atlantica sta caratterizzando la settimana e le precipitazioni si susseguiranno fino a venerdì. «Pioggia con precipitazioni insistite, non violente e distribuite nell’arco della giornata, quello che tutti aspettavamo, per l’agricoltura è una manna», dicono sollevati gli agronomi sondriesi. Dal Centro nivometeorologico di Arpa Lombardia, l’agenzia regionale per l’ambiente, sede di Bormio si commenta un clima che “ritorna nei binari giusti”.
«Fino a venerdì – hanno detto dal centro di monitoraggio del clima, da Bormio, i meteorologi previsori del tempo – la pioggia continuerà e non sarà un intervallo nel ciclo di gran secco che ha contraddistinto i mesi scorsi. Dai dati in costante sviluppo – è stato spiegato – il tempo sembra sì migliorare leggermente per sabato e domenica, ma con la settimana prossima si annunciano comunque accenni di variabilità. Non ci sarà più quella stabilità climatica del periodo che ci stiamo mettendo alle spalle e sembrano annunciarsi passaggi sporadici di altre perturbazioni».
«Potrebbe piovere di nuovo martedì e tra martedì e mercoledì. Teniamo sempre delle riserve – viene puntualizzato – dato che l’affidabilità delle previsioni ha margini precisi solo entro le 72 ore. È prevista neve in quota, zero termico che è sceso ai duemila metri e si stimano nei giorni in corso precipitazioni piovose con quantitativi notevoli, si calcolano circa 100 millilitri di acqua piovana spalmati sui tre giorni, da mercoledì a venerdì. Sono quantitativi importanti, il gran secco – viene spiegato – sembra essere alle spalle».
Da Fondazione Fojanini, il centro di studi agricoli di via Valeriana, dopo mesi di monitoraggi angosciati per il gran secco, la siccità, le gelate si commenta un clima nella norma. «Una pioggia che risolve – ha detto il tecnico agronomo Martino Salvetti – e che arriva in tempo. Se il periodo siccitoso si fosse protratto – precisa – in agricoltura avremmo potuto avere seri problemi alle coltivazioni, invece archiviamo i duri eventi climatici e i danneggiamenti legati al gelo e recuperiamo in queste ore un contesto di normalità stagionale. Che giova alle colture, allo sviluppo delle piante».
Si commenta anche la neve in quota, si stimano caduti solo ieri 40 centimetri di fresca sopra i 2000 metri di quota.
La peronospera
«Dopo lo stress siccitoso dei mesi passati queste precipitazioni sono una manna. Se l’acqua va a reintegrare la disponibilità idrica dei vigneti, il tenore idrico dei terreni, la neve porta una boccata d’aria ai ghiacciai, consumati dal gran secco. Con le prime piogge intense ci dovremo preparare sulla vite ad affrontare la peronospera, ma questo è un fatto normale sul fronte delle azioni di difesa colturale. Ci prepariamo insomma ad una stagione un po’ più normale con alternanza di sole e pioggia, una primavera normale e le condizioni dei campi adesso dovrebbero ristabilirsi un po’» dicono gli esperti
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