Cronaca / Sondrio e cintura
Martedì 20 Ottobre 2015
La nuova centralina “Sponda soliva”
«Ecco tutti i vantaggi»
Ponte in Valtellina, Assemblea pubblica venerdì sera per chiarire il progetto che aveva sollevato tanti dubbi. «Tra l’altro potremo irrigare i meleti pure in primavera».
Si sono tranquillizzati gli animi dopo l’assemblea pubblica che la società Valfontanaenergie e il consorzio irriguo Sponda soliva hanno organizzato, venerdì sera a Ponte per illustrare alla cittadinanza il progetto di realizzazione dell’impianto idroelettrico denominato “Sponda soliva” che utilizzerà le acque irrigue già concesse per la produzione di energia elettrica.
Negli ultimi tempi qualche perplessità era stata sollevata non tanto sull’utilità del progetto quanto sulle modalità con cui è stata portata avanti la “partita”, in particolare sull’assenza di coinvolgimento e informazione nei confronti dei proprietari dei terreni dove passerà la condotta o dei soci del consorzio irriguo.
Dubbi spazzati via dalle parole del presidente, sia di Valfontanaenergie sia del consorzio Sponda Soliva, Gian Luigi Quagelli, da Elmar Marzoner, direttore tecnico società Energie (che insieme a Sponda soliva forma la Valfontanaenergie) e dai progettisti.
Quagelli, scusandosi per il ritardo con cui è stato convocato l’incontro, ha spiegato i vantaggi dell’operazione: innanzitutto la sostituzione della condotta dell’impianto irriguo che risulta deteriorata e, in secondo luogo, dopo che sarà stato ammortizzato il leasing , gli utili che potranno essere reinvestiti. «Un aspetto che tengo a sottolineare - ha aggiunto - è che avremo la possibilità di irrigare i meleti anche in primavera a differenza di adesso».
La domanda che molti fra il pubblico hanno condiviso è perché s il partner sia una società di Bolzano. «Non avremmo potuto fare altrimenti - ha risposto Quagelli -. La società Energie ha presentato una domanda di concessione idroelettrica ammessa dalla Regione a concorrenza eccezionale, il che significa che il progetto era ritenuto il migliore dal punto di vista della pubblica utilità. A fronte della nostra domanda la Regione ha suggerito un accordo: da qui la Valfontanergie. Detto questo, però, abbiamo trovato un partner competente e le risposte date alla popolazione lo hanno dimostrato». Per quanto riguarda la collocazione della centrale di fronte alla chiesetta di San Rocco, sono state date rassicurazioni che non ci sarà inquinamento acustico e che si potrà proseguire a tenere concerti di musica classica nel tempio. Lo stesso sagrato sarà tenuto in ordine durante il cantiere.
Presenti alla serata anche i sindaci di Ponte e Chiuro. Quello di Ponte, Franco Biscotti, ha illustrato i vantaggi per il Comune derivanti dalla realizzazione della centralina: la sostituzione delle tubature dell’acquedotto consortile Ponte-Chiuro, «un intervento del valore di un milione di euro - ha detto -. Parliamo di quasi 4 chilometri di condotta, che hanno 60 anni e che i Comuni si ritroveranno rifatte. Gli altri benefici per la collettività sono il rifacimento del manto stradale, dei muri dove servirà ed eventualmente la regimazione idraulica. Preciso che, nel momento in cui è venuta avanti iniziativa, ci siamo preoccupati che tutto quanto sarebbe stato eseguito non fosse pregiudiziale per la collettività».
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