Cronaca / Sondrio e cintura
Domenica 08 Ottobre 2017
«La mobilità un diritto per imprese e cittadini»
Tavola rotonda a Sondrio organizzata dalla Società economica valtellinese: «Bisogna fare un lavoro di squadra». La creazione di servizi sempre più integrati è il futuro.
Strade, ferrovia, rete ciclabile, servizi innovativi per i residenti e per i turisti: bisognerà lavorare su molti elementi, per costruire il futuro della mobilità sul territorio, e sarà fondamentale «far sì che questi temi restino al primo posto dell’agenda delle istituzioni».
Bisognerà fare un lavoro di squadra «perché tutte le infrastrutture crescano», magari sfruttando il rinnovo delle grandi concessioni idroelettriche per creare iniziative innovative, senza dimenticare che «la mobilità è un diritto da garantire ai cittadini». Sono gli spunti emersi dalla tavola rotonda conclusiva del convegno promosso ieri dalla Società economica valtellinese, un dibattito che ha visto protagonisti - con il giornalista di TeleUnica Fabio Panzeri come moderatore - il presidente della Provincia Luca Della Bitta, il numero uno della Camera di commercio Emanuele Bertolini, il sottosegretario regionale alla Montagna Ugo Parolo e il senatore Mauro Del Barba, per un confronto sui diversi temi legati alla mobilità. Una questione che tocca da vicino le imprese, ha rimarcato Bertolini, che «hanno grandi bisogni di mobilità» come segnalano anche gli studi di Confindustria presentati durante il convegno.
«In questi anni si è investito sulle infrastrutture per il trasporto su gomma - ha sottolineato Bertolini -, ora si potrà ragionare sulla ferrovia, ma anche sulla valorizzazione della mobilità ciclabile per il turismo. Tutto insieme non si potrà fare, ma abbiamo bisogno che le infrastrutture crescano tutte».
E su vari fronti si muove l’impegno della Provincia, ha rimarcato Della Bitta, visto che l’ente, nonostante le difficoltà dovute al taglio delle risorse, fa «tutto il possibile» per la manutenzione della rete stradale, ha avviato «l’importante percorso per l’inserimento delle strade dei passi Gavia, Mortirolo e San Marco nella rete regionale» e insieme alla Prefettura sta lavorando ad un accordo con gli enti territoriali e Rfi per la chiusura di diversi passaggi a livello, tenendo «un contatto quasi quotidiano con Trenord» sul servizio ferroviario. «Ora la sfida è guardare oltre i confini - ha detto Della Bitta - e con la Svizzera sono stati fatti passi enormi per affrontare il tema dei trafori».
Il punto fondamentale sarà, secondo il sottosegretario Parolo, «farsi trovare pronti al cambiamento», ha sottolineato. «Il protocollo firmato di recente punta a trasformare lo Stelvio in “strada delle emozioni” - ha ricordato - e stiamo cercando di coinvolgere le case automobilistiche perché ne facciano la palestra dei loro veicoli elettrici. Sempre per lo Stelvio, l’idea del traforo ferroviario ha trovato condivisione anche a Bolzano e nel Canton Grigioni, e in futuro dovremo pensare gli impianti di risalita come elementi del sistema. Con il rinnovo delle grandi concessioni idroelettriche ci sarà l’occasione per rinegoziare un patto con gli operatori che potrà inserire anche la mobilità fra gli elementi fondamentali». E se burocrazia e «malcostumi» restano problemi pesanti da affrontare sulla realizzazione delle infrastrutture, ha rimarcato Del Barba, bisognerà «creare occasioni perché anche le innovazioni che vengono dal mercato si facciano strada nella società, ad esempio facendo rete fra le valli per il car sharing e ragionando insieme sulla mobilità intermodale, perché sempre più si ragiona in termini di servizio e non sul singolo mezzo. Vogliamo essere un grande Paese, che sa diversificare la mobilità», ha concluso il senatore.
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