Cronaca / Sondrio e cintura
Martedì 02 Luglio 2019
La magia dei Bordighi, anche la natura ha un suo megafono
Inaugurata un’opera unica nel suo genere. La soddisfazione del presidente del Rotary Caprari: «Potrebbe essere anche la più grande al mondo».
Un “Megafono della natura” per dare voce al ricco mondo di flora e fauna che ci circonda. Ad inaugurare la singolare opera in legno è stato domenica mattina Marco Caprari, presidente del Rotary Club Sondrio, dal quale è nata l’idea - ha fattivamente contribuito alla realizzazione -, accolta dalla Comunità montana di Sondrio di arricchire il Bosco dei Bordighi di un privilegiato luogo di ascolto, rilassamento e meditazione come questo. Una grande struttura, «potrebbe essere la più grande al mondo» ha azzardato Caprari, promettendo di fare delle verifiche in tal senso - dalla forma conica, potenziale rifugio per visitatori ed escursionisti di passaggio, ma anche piattaforma per lezioni all’aperto con le scolaresche o per ospitare piccoli eventi culturali e concerti.
Al taglio del nastro, a cui hanno partecipato una trentina di persone, hanno presenziato anche Graziano Murada, Barbara Baldini, Franco Angelini, rispettivamente sindaci di Albosaggia, Montagna e Faedo, su cui si snoda la riserva ripariale dei Bordighi, oltre al neoeletto sindaco di Piateda Simone Marchesini.
Ringraziando gli sponsor privati, che hanno garantito il loro sostegno per la concretizzazione dell’opera, Caprari ha spiegato la finalità del megafono: «È un’opera evocativa, che intende dare voce alla natura, con l’obiettivo di stimolare attenzione e amore per il territorio e per l’ambiente in cui viviamo. Ancor di più in un’epoca in cui - ha sottolineato il presidente del Rotary - il mondo che ci circonda dà segni di sofferenza». Chiunque, addentrandosi nel Bosco dei Bordighi si imbatterà nel megafono, «libero di entrare, sdraiandosi o sedendosi», lasciandosi cullare dai suoni che la natura restituisce.
«Ringrazio il Rotary Club di Sondrio - ha preso la parola il presidente della Cm Tiziano Maffezzini -. In questa riserva naturale cerchiamo di regalare emozioni per aumentare il contatto con uomo e natura, per ricostruire un rapporto tra loro con esperienze significative».
In realtà, il taglio del nastro, impreziosito dall’esibizione di chitarra di Arianna Campia seduta dentro il megafono, è stato solo uno dei capitoli della sesta edizione di “Legno da vivere”, giornata a tutta natura, promossa dall’ente comprensoriale, in collaborazione con Ersaf (Ente ragionale per i servizi all’agricoltura e alle foreste).
Purtroppo la forte calura di domenica ha in parte penalizzato la manifestazione, che nelle passate edizioni richiamava centinaia di visitatori. Una sessantina circa quelli che nella giornata di festa hanno fatto tappa al centro visite del Bosco, quartier generale di “Legno da vivere”, applaudendo la passeggiata teatrale lungo i sentieri della riserva, che ha avuto come protagonisti gli artisti della compagnia Karakorum Teatro. Apprezzati anche i laboratori a cura di diverse associazioni del territorio.
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