Cronaca / Sondrio e cintura
Mercoledì 27 Giugno 2018
La chiusura al Trippi. Pioggia di critiche
sull’amministrazione
Vanno all’attacco i due gruppi di minoranza. «Lavori iniziati senza informazioni ed autorizzazioni». Malumori e proteste per i disagi imperversano sui social.
Sulla chiusura del passaggio a livello del Trippi tornano all’attacco i due gruppi di minoranza consiliare di Montagna, che a più riprese nei mesi scorsi hanno espresso piena contrarierà al sottopassaggio ciclo-pedonale voluto dal Comune.A tre giorni dall’apertura del cantiere non lesinano critiche all’amministrazione Paolo Accoto e Benedetto Abbiati di “Per Montagna cambiare si può” insieme a Cesare Mitta e Andrea Stazzonelli dell’altro schieramento di minoranza “Tradizioni e cambiamento”.
«Emerge in maniera sempre più evidente l’incapacità e l’incompetenza politica, amministrativa e gestionale di questa maggioranza, sindaco, giunta e consiglieri» premettono. «Per quanto ne sappiamo sono iniziati senza un’opportuna e necessaria informazione». In merito all’area di cantiere sostengono «manchi qualsiasi cartello con le informazioni ed autorizzazioni», tranne quello dell’ordinanza comunale sul divieto assoluto di transito da via Artigianato a via Stelvio.
Scettici i due gruppi circa le ipotesi, cui stanno lavorando il sindaco Angelo Di Cino e la giunta - il primo cittadino l’ha dichiarato ieri su queste colonne – di possibili agevolazioni per le aziende e i residenti della zona. Ad esempio uno sgravio sull’Imu oppure l’adesione al bonus energia, promosso da Confartigianato Sondrio.
«Qualsiasi intervento “compensativo” o “riparatore” lo riteniamo fuori luogo, peraltro mai discusso in consiglio comunale» affermano Accoto, Abbiati, Mitta e Stazzonelli, riferendosi alla «riduzione di imposte comunali o al ventilato contributo sulla bolletta di energia elettrica». Sono convinti «che ciò potrebbe costituire in futuro un pericoloso precedente».
Critica l’opposizione, altrettanto i residenti con il malumore che serpeggia anche sui social. «Carissimi amministratori - il post di ieri mattina sulla pagina Facebook del Blu Bar - sono appena tornata dal mio posto di lavoro e dovendo ora usare la macchina – i proprietari abitano al di là di via Stelvio e quindi prima attraversavano la strada - sono dovuta passare dal passaggio a livello a detta vostra più veloce della Cà Bianca. Era chiuso: sono passati due treni, stando chiuse le sbarre da quando sono arrivata 16 minuti». Quando si sono alzate «sono stata ferma altri cinque minuti. Voi non dovete utilizzare questa strada, io purtroppo sì. Rinnovo i miei ringraziamenti». Ma ciò che non è passato inosservato all’occhio attento è che il passaggio a livello della discordia al Trippi, seppur cantierato, continua a svolgere il suo ruolo, come se nulla fosse successo: quando passa il treno le sbarre si abbassano per rialzarsi quando è transitato.
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