Cronaca / Sondrio e cintura
Venerdì 02 Giugno 2017
La cascata di Luca conquista
È lui lo studente più creativo
Ribalta nazionale per i “giochi d’acqua” di un maturando del Mattei. Plauso per l’apparecchio di Mattia Canclini, utile per la criminologia forense.
Ribalta nazionale per la “Cascata programmabile” di Luca De Marchi, ventenne di Colico, maturando di della classe quinta B dell’Itis Mattei di Sondrio, primo in Italia per la “Creatività” al concorso “Creare con l’elettronica”, manifestazione giunta all’edizione numero dieci, promossa dall’Iti Galileo Ferraris di Napoli, iniziativa rivolta a studenti del terzo, quarto e quinto anno delle superiori, invitati a realizzare un prototipo di un dispositivo elettronico.
Un’idea tanto geniale quanto creativa quella di Luca, che ha costruito un oggetto di design in grado di riprodurre e comporre “giochi d’acqua”, quali disegni e scritte, «un progetto - tiene a puntualizzare il dirigente scolastico del Mattei Massimo Celesti, complimentandosi con lo studente per il brillante risultato raggiunto -, realizzato interamente con apparecchiature in dotazione alla scuola e messe a disposizione da aziende locali», come l’Ode che ha sede a Colico e la Val-Po-Ci di Cercino.
Ma insieme a Luca, c’è stato un altro studente del Mattei - pure lui maturando della quinta B -, che ha colpito la giuria e il cui progetto potrebbe avere interessanti sviluppi futuri. Si chiama Mattia Canclini (diciannovenne di Bormio) ha ricevuto l’attenzione ed il plauso di un’azienda operante nell’ambito della criminologia forense perché, con opportune modifiche, la sua “creazione” potrebbe essere utilizzata in tale campo. Mattia ha costruito un equalizzatore grafico a 31 bande software con la possibilità di pre-caricare una playlist di tracce audio da riprodurre.
Ma come funziona la “Cascata programmabile” di Luca? Il tutto avviene attraverso l’azionamento di cinquanta elettrovalvole, che sono collocate in posizione orizzontale sul bordo superiore della struttura. Le scritte ed i disegni vengono invece realizzati attraverso la presenza oppure l’assenza di caduta dell’acqua, utilizzando le elettrovalvole in grado di aprire e chiudere ciascuno dei cinquanta getti.
Ma non c’è alcun spreco d’acqua, perché dopo i giochi viene interamente recuperata con due pompe di sentina, che la riportano sulla sommità della struttura con la successiva reimmissione alle elettrovalvole.
«Un sistema che - teoricamente - è in grado di riprodurre infinite combinazioni di giochi d’acqua attraverso la programmazione della logica di comando, realizzata con un controllore dedicato» spiega il dirigente, «e che può anche essere ulteriormente implementato per ottenere giochi di luce colorati attraverso l’utilizzo di apposite strisce led».
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