Cronaca / Sondrio e cintura
Domenica 17 Maggio 2020
La campagna dei negozi
#Ricominciamo insieme
Già 70 commercianti con le t-shirt Love Sondrio
Sondrio
“Ricominciamo insieme”. E’ questo lo slogan, accompagnato da un “love Sondrio”, scelto per l’iniziativa ideata da un gruppo di commercianti del centro storico cittadino, ma estesa a tutti i colleghi, in vista della riapertura delle attività di domani.
Un modo per infondere ottimismo e fiducia ad un settore particolarmente colpito dalle conseguenze dell’emergenza sanitaria.
Per l’occasione i negozianti, una settantina quelli che hanno finora aderito (ma l’iniziativa resta aperta a tutti in qualsiasi momento, specificano gli ideatori), si sono fatti fare delle magliette bianche con il logo, le hanno indossate insieme alle mascherine di ordinanza e si sono fatti fotografare per una campagna promozionale che ha intenzione di invadere la città a partire dai social.
«L’idea è partita dalla chat del gruppo di negozianti del centro storico - racconta Gianfranco Bassi della pelletteria Ragazzoni - e poi abbiamo cercato di estenderla con il passa parola anche agli altri colleghi. E devo dire che è stata accolta con grande entusiasmo da tutti».
La chiusura forzata di questi due mesi insieme alla voglia di ripartire, di tornare ad una forma di pseudo normalità è riuscita ad unire un comparto che, pur con qualche eccezione, non ha mai brillato per coesione.
«Vogliamo ricominciare perché stare a casa due mesi senza lavoro non è bello per nessuno - proseguono i promotori - e non possiamo permetterci di fermare per così tanto tempo le nostre attività arrivando già da anni difficili soprattutto per il settore dell’abbigliamento come dimostrano le numerose serrande abbassate. Vogliamo ricominciare e farlo con uno slancio nuovo, nel massimo rispetto delle normative, e con un ritrovato spirito di comunità». Uno spirito che, si legge tra le righe, dovrebbe tradursi anche da parte dei sondriesi in un ritrovato piacere degli acquisti sotto casa, nella consapevolezza «che se non ripartiamo non ce n’è più per nessuno», che se la città vive lo fa grazie a tutti e all’impegno di ciascuno e «che i piccoli negozi sono importanti per la collettività».
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