Cronaca / Sondrio e cintura
Lunedì 14 Gennaio 2019
Influenza, attesa per l’arrivo del “picco”
«Per ora tante malattie respiratorie»
La situazione sembra sotto controllo e i medici parlano solo di prime avvisaglie. Più di 40mila gli over 65 che si sono fatti vaccinare. La raccomandazione: «Niente fai-da-te».
Code ai banconi delle farmacie o negli studi dei medici di base e dei pediatri per farsi visitare; banchi e scrivanie vuote nelle scuole e negli uffici: sono davvero molti i valtellinesi a letto in questi primi giorni di gennaio alle prese con vari sintomi influenzali. Tuttavia, nonostante questo scenario faccia pensare il contrario, il picco dell’influenza non è ancora arrivato e si vedrà a partire dalla seconda metà di questo mese di gennaio: «Di solito il picco dell’influenza - conferma la pediatra sondriese Daniela Erba - si verifica dopo la metà di gennaio e anche quest’anno sta accadendo proprio questo. In questi giorni stanno gradualmente aumentando le patologie, ma non si può ancora assolutamente parlare di picco d’influenza».
Sono soprattutto altre, dunque, le patologie con cui medici di base e pediatri stanno facendo i conti in questi conti nei loro studi: «Si tratta di virosi - prosegue Daniela Erba - specialmente di carattere respiratorio, bronchiti e anche qualche focolaio di polmonite».
«Fino a questo momento - fa eco Antonia Bollina, altra pediatra che opera nel capoluogo di provincia - ho visto soprattutto forme di virosi che precedono l’influenza vera e propria. Quindi ancora, a mio parere, non si può parlare di picco d’influenza; poi, io sono una pediatra privata e quindi ho “analizzato” casi più selezionati, altri avranno sicuramente una panoramica più completa della mia».
Una panoramica che, comunque, come abbiamo visto, conferma il quadro tracciato dalla dottoressa Bollina: molti sono i valtellinesi a letto, ma il “peggio” per quanto riguarda l’influenza deve ancora venire. «Non mi pare - spiega infatti anche Alcide Molteni, medico di base, nonché ex sindaco di Sondrio - situazioni particolari in questo momento e anche i giorni di mutua che ho dovuto dare non sono stati molti o comunque più del solito». Se, attualmente, vari bambini, studenti e lavoratori stanno facendo i conti con sintomi influenzali, moltissimi sono stati coloro che hanno scelto di vaccinarsi per prevenire l’incorrere dell’influenza in questi mesi invernali grazie alla campagna messa in campo, come ogni anno, da Ats della Montagna anche in collaborazione con i medici di base: sono stati quasi 53 mila i cittadini che, infatti, hanno scelto di farsi vaccinare, di cui oltre 40mila over 65 o comunque soggetti cronici. La copertura vaccinale ha peraltro fatto registrare un incremento di circa mille dosi rispetto a 12 mesi fa.
A parte quella di vaccinarsi preventivamente, le raccomandazioni in caso di influenza sono quelle di riposarsi, bere tanta acqua, evitare i luoghi affollati ed evitare l’utilizzo di antibiotici a meno di prescrizione medica.
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